Politica - 09 novembre 2014, 16:31

Cofferati chiama Berruti per le Primarie: quale sarebbe il futuro di Savona se venisse eletto?

Diversi ipotesi in campo, dal mantenimento di entrambi i ruoli al commissariamento: la Torretta "rischia" di avere comunque un sindaco a metà

 

Sergio Cofferati ieri ha sciolto ufficialmente le riserve e annunciato che si candiderà per le Primarie regionali del Pd. Al suo fianco spera di avere il sindaco di Savona Federico Berruti, renziano della prima ora, che aveva annunciato la sua candidatura per poi ritirarsi. "E' una ricchezza per il partito spero voglia fare insieme a me un pezzo di strada” ha commentato Cofferati a margine della conferenza stampa.

Si tratta di una vera e propria chiamata alle armi per il sindaco di Savona, che ora dovrà decidere se rispondere in maniera affermativa. Se da un lato è ancora troppo presto per fare delle osservazioni concrete, la discesa in campo di Berruti per la Regione apre diversi scenari. Se Cofferati vincesse le Primarie con l’appoggio del sindaco di Savona e poi conquistasse anche Piazza De Ferrari, cosa succederebbe all’ombra della Torretta?

Le ipotesi in campo sono diverse: Berruti potrebbe decidere di mantenere sia il suo ruolo di sindaco, che di assessore regionale, se ottenesse questa carica, e portare così a compimento il suo mandato, che scade a maggio 2016. Oppure potrebbe dimettersi ed in quel caso  verrebbe sciolto il consiglio comunale, con il commissariamento del Comune di Savona ed elezioni anticipate.

Come sottolineato, si tratta solo di ipotesi e molti altri possono essere gli scenari. Se Berruti venisse eletto dovrebbe però diminuire il suo impegno a Savona, che si ritroverebbe dunque con un sindaco a "metà", sia in caso di elezione, che di commissariamento.

 

Cinzia Gatti