Casanova Lerrone un piccolo paese nell’entroterra ingauno che presenta una realtà difficile, ma che va avanti grazie alla volontà dei cittadini e dell’amministrazione che si adopera quasi volontaristicamente per far fronte a tutte le esigenze che una realtà come questa vive quotidianamente.
Una delle problematiche che Casanova ha dovuto affrontare in maniera importante durante la passata stagione invernale è stata quella relativa alle numerose frane e smottamenti che hanno colpito diverse strade del territorio.
Afferma il sindaco Volpati “Sono circa 20 le frane sul territorio, dalle prime stime si è calcolato che servirebbero circa 1milione e mezzo di euro per riportare a pieno regime la situazione della viabilità. Con le ultime piogge un paio di frane si sono aggravate, in particolare una che interessa la frazione Marmoreo rischia di dividere il paese a metà. Siamo dunque in attesa dei finanziamenti necessari per operare”.
Una attesa non inerte quella del sindaco volpati dell’amministrazione e dei numerosi volontari “L’anno scorso abbiamo rischiato di rimanere completamente isolati, ci siamo subito mobilitati con le nostre risorse e con 30 persone che ci sono venuti ad aiutare per fare in modo di fare fronte alle urgenze. Un aiuto lo abbiamo ricevuto anche dalla Provincia, in particolare dall’ex Assessore Roberto Schneck e da tutti i tecnici provinciali intervenuti”.
Ma come ci si sta preparando a Casanova alla prossima stagione invernale?
Afferma Volpati “Non abbiamo risorse sebbene la prevenzione sarebbe importantissima, importante sarebbe l’opera dei cantonieri che sono sempre meno e la cura delle cunette e del territorio in genere. Cerchiamo di fare il nostro meglio con le risorse che abbiamo, sebbene sono decisamente limitate”.
Un altro importante tema per Casanova quello del progetto di una Unione dei comuni che porterebbe Casanova ad unirsi con le realtà limitrofe del territorio.
Afferma il sindaco Volpati “Ritengo non sia una opzione positiva, il rischio è quello di un accorpamento di servizi e una difficoltà nel far fronte alle esigenze locali che devono, invece, trovare una risposta diretta e da realtà radicate sul territorio. Entro fine anno o dobbiamo realizzare l’unione o mandare una lettera di intenti su tale progetto con uno statuto che regoli questa nuova realtà. Da quel momento in poi avremo 3 anni di tempo per valutare come portare avanti questo progetto”.
Il timore più grande riguarda anche una gestione integrata di alcuni servizi come quello della gestione della spazzatura e dell’acqua, afferma sul punto Volpati “Attualmente Casanova pone in essere autonomamente la gestione dei rifiuti solidi urbani, se ci si affidasse collettivamente ad una ditta esterna come avviene in altre realtà, naturalmente aumenterebbero i costi relativi dello smaltimento. Lo stesso dicasi per l’acqua. Attualmente per l’acqua a Casanova si paga 0,70 euro mentre aderendo ad un discorso di gestione e depurazione collettiva il costo sarebbe ben più altro, almeno di 2,50 euro”.
Tante le difficoltà, dunque che una piccola realtà deve affrontare e alle quali deve far fronte e poche le risorse a disposizione, ma la volontà quella di portare avanti nella maniera migliore ogni situazione attraverso una gestione attenta ed attiva per quanto possibile.