Attualità - 24 ottobre 2014, 11:21

Campane della discordia a Boissano: “Chiedo solo che si sposti l’orario di mezz’ora”

Afferma il sig. Daniele “Mia figlia ha un anno e viene svegliata ogni mattina alle 7,30 con il suono forte dell’Ave Maria. Non vogliamo fare una battaglia legale, chiediamo solo che l’orario sia spostato”.

“Le campane a Boissano continuano a suonare e continueranno a farlo” questo afferma don Cesare Donati il parroco del paese che aveva accolto la richiesta degli abitanti del paese che avevano fatto una raccolta firma con lo scopo di riprendere i rintocchi interrotti per un periodo (per conoscere i dettagli della vicenda vedi articolo).

Afferma il sig. Daniele “Da che mi sono trasferito da Loano a Boissano è iniziato il mio calvario. Forse chi non vive sulla propria pelle il problema non si può rendere conto di cosa significhi essere svegliato ogni ora della notte dai rintocchi delle campane e di ricevere la sveglia delle campane ogni mattina alle 7,30”.

Questa l’esperienza vissuta dall’uomo che dopo la nascita della sua bambina di un anno ha deciso di non poter più accettare tali condizioni e, tramite un avvocato ha inviato una lettera al parroco per chiedere l’interruzione dei rintocchi.

Ma com’è la situazione ora?

Adesso le campane suonano l’ora dalle 7 alle 22, ma ciò che crea problemi è l’Ave Maria che puntuale suona alle 7,30 del mattino. Non abbiamo intrapreso una battaglia legale e cerchiamo solo il dialogo per fare in modo di spostare di una mezz’ora i rintocchi. Non credo che la Madonna ne avrà a male per questo.”

Chiara la risposta di don Cesare Donati che afferma “Io ho un decreto del Vescovo che ha cercato di uniformare tutte le parrocchie e nel quale vengono indicati gli orari. L’Ave Maria suona alle 7,30 come indicato sul decreto e continuerà così fino a che non avremo nuove indicazioni. Io capisco il problema, ma Boissano è un paese di tradizioni come molte altre realtà dell’entroterra io devo accogliere le richieste dei numerosi fedele e seguire le indicazioni ricevute dall’alto. Se si vuole un cambiamento lo si chieda in Curia”.

Un dibattito e una problematica ancora aperta quella delle Campane di Boissano, ma si spera che una quadra in tutto ciò possa trovarsi, e forse lo sperano entrambe le parti e tutta la comunità “In fondo si tratta di mezz’ora” come conclude il sig. Daniele.

Mara Cacace