Una vicenda senza fine quella di Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni, i due ragazzi detenuti nel carcere di Varanasi ormai da oltre tre anni e mezzo. Una storia la loro che non smette di coinvolgere la comunità di Albenga, che continua a sperare di vedere un giorno Tommy libero.
I continui rinvii e l’attesa per il processo che non riesce ad essere mai trattato, ma la speranza, quella che il 28 ottobre possa finalmente essere la data giusta per ottenere giustizia.
Nel frattempo continua la vita dei due ragazzi in carcere.
Lo stesso ambiente, le stesse condizioni, lo stesso cielo da anni sopra le teste dei due ed i giorni che si susseguono troppo spesso sempre uguali.
Ieri una giornata speciale, ce la racconta come sempre Marina Maurizio, la mamma di Tommy che aggiorna puntualmente la pagina Facebook “Tomaso libero” che ogni giorno gli amici consultano nella speranza di ricevere finalmente una buona notizia.
L’incontro con l’ambasciatore italiano in India Daniele Mancini e la discussione non solo circa la vicenda giudiziaria dei due, ma le chiacchiere sulla situazione dell’Italia, del Mondo perché anche dall’interno di un carcere la mente può volare libera.
Afferma la mamma di Tommy “Ieri, qui a Varanasi è stata una giornata piacevole ed importante! L'ambasciatore Daniele Mancini è venuto a far visita a Tomaso ed Elisabetta in carcere. Insieme abbiamo chiacchierato per più di un'ora e non solo della vicenda giudiziaria, che si è molto importante, ma anche di cosa sta succedendo nel mondo e in Italia al di fuori di quelle quattro mura in cui sono rinchiusi ormai da troppo tempo. È sempre molto difficile riuscire a far comprendere appieno le situazioni, i momenti, le difficoltà che incontriamo nel mondo esterno, ma l'Ambasciatore, persona di una "umanità" fuori dal comune, è riuscito anche ad infondere loro fiducia e speranza in futuro migliore.
La giornata si è conclusa con un pranzo al Centro Risorse India, che gentilmente mi ospita durante i miei lunghi soggiorni in India, insieme molti ragazzi italiani che vengono qui a studiare l'hindi.
In un periodo di qualunquismo dilagante, dove tutti sono contro tutto e tutti a prescindere, dove tutto è da buttare, ma non si danno soluzioni alternative e credibili , è incoraggiante vedere come esistano ancora persone capaci di infondere ideali e fiducia in questo nostro Paese.”
Nel frattempo ricordiamo che l'amico e regista Adriano Sforzi continua con il suo progetto sulla realizzazione di un film documentario sulla vicenda di Tomaso "Più Libero di Prima" per il quale si stanno raccogliendo i fondi attraverso il sito https://www.indiegogo.com/projects/piu-libero-di-prima--3#home