Attualità - 13 ottobre 2014, 07:22

Alluvione di Genova, De Andrè in concerto all'Ambra di Albenga: "Doria a casa"

Il figlio di Faber duro con il sindaco di Genova: 'Oggi la mia pala e' la chitarra canto per chi e' in strada'

Se ne devono andare tutti a casa, sindaco e giunta. Vedere Genova affogare mi ha spezzato il cuore. Fanno bene i genovesi a reagire contro il sindaco Doria e io sono con loro e la mia protesta non finisce qui. Il sindaco e la sua squadra prendano subito una pala. Basta parole: scendano in mezzo agli angeli del fango. Lavorino insieme ai genovesi in agonia perche' primi responsabili di questa catastrofe sono loro".

Cristiano De Andre' oggi pomeriggio in concerto ad Albenga per la rassegna "Ottobre De Andre'", l'evento dei Fieui di Caruggi per ricordare figure storiche come il padre Faber e don Gallo, vive giorni di grande angoscia. "Dov'era il sindaco venerdi' scorso quando Genova annegava? - tuona il cantautore genovese - .Ho saputo che era a teatro quando i genovesi erano in strada perche' non volevano veder morire la Superba. Qualcuno ora deve pagare e chi amministra la citta' e' il primo responsabile di questa catastrofe. Doria se ne deve andare a casa". De Andre' non risparmia neppure le banche: "Si mettano a disposizione di chi e' nella m...". Cosa avrebbe detto o fatto don Gallo oggi? "Sarebbe straincaz... e sarebbe in strada con la sua gente. Oggi canto per Genova e per chi e' in strada a pulire, commercianti, cittadini e angeli del fango, la mia pala e' la mia chitarra".

r.g.