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Politica | 09 ottobre 2014, 13:16

"Provincia Savona con i conti in ordine, ma il futuro sarà difficile": Vaccarezza saluta Palazzo Nervi

"Non abbiamo dovuto fare cassa vendendo le partecipate"

"Provincia Savona con i conti in ordine, ma il futuro sarà difficile": Vaccarezza saluta Palazzo Nervi

Il futuro che attende le Province è difficile, ma ancora di più lo è quello dei cittadini che dall’ente si aspettano servizi. In particolare poi con un’entroterra come il nostro, con neve, ghiaccio, guard rail che si sfondano, scuole fredde: sarà un ente senza più capacità di intervenire”.

Così Angelo Vaccarezza saluta in maniera volutamente provocatoria la fine del suo mandato: domenica verrà infatti eletto il nuovo consiglio provinciale.

L'ex numero uno di Palazzo Nervi ha voluto così tracciare un bilancio di questi anni di mandato:”La Provincia di Savona che io lascio ha i conti in ordine, con l’appalto neve già fatto. Non abbiamo dovuto fare cassa vendendo le nostre partecipazioni azionarie. Siamo soci di Autostrada dei Fiori, dell’aeroporto Panero di Villanova di Albenga. Quando sono diventato Presidente eravamo soci dello scalo aereo al 19% ed ora lo siamo al 42%. Con la concessione ventennale poi ci sono buone prospettive di investimento: si tratta di partecipazioni che valgano e generano denaro. Nel panorama ligure siamo la Provincia che presenta la situazione economica migliore ed un ottimo esempio a livello nazionale”.

Bilancio dunque in positivo per Palazzo Nervi, anche se il futuro si annuncia difficile.  Il Delrio ha svuotato infatti in parte di competenze l’ente, lasciando però tutte le deleghe, tra cui difesa del suolo, ambiente e scuole. “Sono preoccupato di quello che sarà il futuro della Provincia. E’ un ente di secondo grado che avrà un Presidente con meno autorevolezza: una cosa è essere eletti dalla gente, un altro essere espressione di un partito

 

L’ultimo atto del consiglio provinciale è stata quella della revoca in house a Tpl. “Oggi c’è una legge regionale, spiega Vaccarezza, che garantisce il futuro del Trasporto Pubblico Locale e si può mettere dunque la parola fine  a questa fase di gestione che ha garantito un’occupazione a tantissimi lavoratori e ai bus di circolare sulle nostre strade”.

Cinzia Gatti e Debora Geido

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