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Sanità | 07 ottobre 2014, 13:13

Ospedale di Albenga, il Dott. Corti lancia l'allarme: "Facciamo molto rispetto alle risorse che abbiamo"

Il primario del Punto di Primo Intervento: "23 mila pazienti quest'anno e poche infermiere. Turni doppi e niente riposo per molte di loro"

Ospedale di Albenga, il Dott. Corti lancia l'allarme: "Facciamo molto rispetto alle risorse che abbiamo"

Si è parlato in questi giorni di Ospedale, di Dea di declassamenti e di reparti che mancano all’appello.

Una situazione complessa specialmente nel territorio del ponente ligure e che si fa ancora più attuale con il progetto relativo al “Patto Salute” che dovrebbe ridisegnare la situazione in diverse strutture sanitarie.

In particolare l’attenzione sul nostro territorio è rivolta agli Ospedali di Pietra Ligure e quello di Albenga.

A Pietra Ligure in particolare l’ospedale sembra non rispettare le caratteristiche richieste per la classificazione di Dea di II livello e si paventa possa essere declassato.

Albenga invece, una struttura nuova e che potrebbe avere grosse potenzialità sembrerebbe non essere sfruttata al meglio.

Una situazione per certi aspetti paradossale che abbiamo affrontato più volte anche con gli “addetti ai lavori”.

Ci riferisce il dottor Luca Corti Primario del Punto di Primo Intervento di Albenga “Oggettivamente l’Ospedale è stato fortemente depotenziato e saranno i vertici a valutare le decisioni opportune. Certamente è da dire che noi lavoriamo a pieno ritmo e spesso anche molto oltre quello che sarebbe previsto a seguito del depotenziamento.”

Continua Corti “Quest’anno abbiamo ricevuto 23 mila pazienti facendo fronte anche a diverse carenze di organico. Manca il personale infermieristico. Il 31 Agosto hanno finito il loro lavoro le infermiere arrivate per aiutarci a fronteggiare il periodo estivo, ora la situazione continua ad essere quella di un oggettivo sottodimensionamento dell’organico”.

Ma cosa comporta questo? Le difficoltà si fanno sentire in maniera acuta quando manda del personale magari per malattia o infortunio ed allora per non lasciare turni scoperti molte infermiere sono costrette ad orari estenuanti e turni doppi o a saltare il loro turno di riposo con tutto ciò che questo comporta.

Una situazione complessa dunque che necessita delle risoluzioni che si spera possano giungere il prima possibile. In molti confidano sulla presa di posizione di molti anche nel mondo politico soprattutto in vista delle Regionali.

Mara Cacace

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