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Albenganese | 07 ottobre 2014, 17:40

L'On. Anna Giacobbe si rivolge ai lavoratori Piaggio "Grazie per ciò che avete fatto"

"Guardare lo stabilimento nuovo induce anche un altro pensiero: un investimento così è, se non una garanzia, almeno un buon motivo per credere che questa realtà industriale rimarrà qui nel tempo"

L'On. Anna Giacobbe si rivolge ai lavoratori Piaggio "Grazie per ciò che avete fatto"

Anna Giacobbe in una nota intende ringraziare i lavoratori Piaggio e i loro Sindacati e afferma

Capita spesso, nelle discussioni su quel che non va nell’economia e nel lavoro, di sentir dire “se avessimo fatto questo, se avessimo fatto quello…”, con tanti pentimenti per quel che non è stato, per le scelte che non si sono fatte.

A guardare il nuovo stabilimento di Villanova, anche solo stando sulla soglia, dal varco della portineria, venerdì scorso, il primo pensiero è stato “pensa se NON avessimo fatto: tutto questo non ci sarebbe”, e non ci sarebbe più quel che c’era allora.

Scusate se ho pensato “in prima persona”; in realtà “se non aveste fatto”, se i lavoratori e il loro consiglio di fabbrica, il loro sindacato, non avessero deciso, nel 1994, che quella fabbrica a Finale (e a Sestri) non andava smembrata, che andava difesa, che le produzioni di Piaggio valevano davvero; e poi, con l’accordo di programma del 2008, che il futuro avrebbe dovuto fondarsi su una scommessa, su una operazione coraggiosa di trasferimento da Finale a Villanova.

Molta acqua è passata sotto i ponti, sono cambiati contesti e interlocutori; ma un fatto è certo: il presente è frutto di un protagonismo collettivo del lavoratori e delle loro organizzazioni, che si affermò allora e che non è finito, di operai, impiegati, tecnici, quadri; è frutto del rapporto costante con le Istituzioni, di collaborazione nel cercare soluzioni o nell’incalzare la proprietà, o di confronto anche difficile, qualche volta.

 

Lavoratori e lavoratrici della Piaggio: un patrimonio non solo professionale, ma umano (e politico, nel senso più alto).

Quel patrimonio, le capacità tecniche, la cultura industriale dei dipendenti Piaggio Aero sono una delle ragioni essenziali dell’interesse a produrre qui, nel nostro territorio, da parte di Piaggio Aero e dell’impresa che con Piaggio lavorerà.

Ai lavoratori questo va riconosciuto, da tutti e in particolare dalle aziende. Va riconosciuto a maggior ragione nel momento in cui il trasferimento e le esternalizzazioni mettono in discussione, in qualche modo, certezze e situazioni consolidate.

E poi c’è, lo so bene, l’azione del Sindacato, che fa la propria parte, e tutto il possibile, per difendere e valorizzare il lavoro con la contrattazione e gli accordi .

Guardare lo stabilimento nuovo induce anche un altro pensiero: un investimento così è, se non una garanzia, almeno un buon motivo per credere che questa realtà industriale rimarrà qui nel tempo.

Ecco; questo è uno dei punti essenziali ora.

Anche il lavoro affidato a Laer è una opportunità di consolidamento delle attività industriali, ma solo se il patrimonio di macchinari e strutture, soprattuto quelle che hanno un valore strategico, rimane legato al territorio. Va chiesto all’Azienda Piaggio di porre attenzione a questo negli accordi con l’ impresa cui affida parti importanti delle produzioni; tutti noi, le istituzioni ai diversi livelli e con  le rispettive responsabilità, dobbiamo vigilare, ora e nel futuro, affinché questo accada.

Il Governo, con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dello scorso aprile, ha esercitato i poteri speciali previsti dalle norme del nostro Stato quando il controllo di aziende con produzioni di valore strategico o rilevanza per la sicurezza nazionale passano sotto il controllo di proprietà straniere: c’è un vincolo che alla proprietà è stato dato di “non assumere decisioni che possano ridurre o cedere capacità tecnologiche o industriali nelle attività strategiche ecc. ecc.”; è un criterio che dobbiamo fare valere in generale per gli impianti e i progetti che fanno vivere Piaggio Aero in Italia e in Liguria.

r.g.

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