Firmavano per acconsentire a farsi fare un’ecografia o una visita, ma non sapevano che in realtà i loro dati sensibili sarebbero finiti nei database di finanziare estere, società di assicurazioni e banche. Per questo motivo uno studio radiologico di Savona è stato condannato dal Garante della Privacy a pagare una multa da 16 mila euro.
La vicenda era nata nel 2009, a seguito di una segnalazione del coordinamento di associazioni di consumatori del Codacons, che informava che si erano verificate delle presunte violazioni: “della disciplina in materia di protezione dei dati personali nei moduli di informativa e di acquisizione del consenso”