L’ex Consigliere Roberto Nicolick continua a vigilare sul territorio per segnalare incurie e zone abbandonate.
Questa volta si è recato presso la Chiesetta di Madonna degli Angeli in collina poco distante da Savona.
“Qui, tutto è cambiato, da quando ci venivo da giovane scout, la spianata è sempre quella ma la Chiesetta è uno sfacelo, i vetri della finestra frontale sono in pezzi, il tetto è stato danneggiato e alcune ciappe di ardesia sono cadute a terra, scoprendo una pozione del tetto, infatti piove dentro alla Chiesetta, la porta di ingresso è aperta e un battente in metallo è stato scardinato e si trova appoggiato alla parete laterale, all’interno è ancora peggio, le pareti interne sono letteralmente devastate dall’umidità che fiorisce in larghe chiazze, le panche in legno sono ancora allineate, l’altare è stato danneggiato alla grande, qualcuno ha asportato un ornamento laterale in marmo, il pavimento praticamente non esiste più e quello che resta è cosparso di calcinacci, una stampa di una madonna è appoggiato di lato, evidentemente non ha alcun valore materiale altrimenti sarebbe già sparita da un pezzo. Anche dietro l’altare è un degrado generalizzato. Una scala appoggiata al muro mi permette di salire quasi sino alla breccia nel tetto, chiaramente se nessuno interverrà questa chiesa è destinata a sbriciolarsi in breve tempo sotto l’azione delle intemperie invernali, oltreché grazie alle mani dei vandali dalla debole mente che possono arrivare qui anche in moto” afferma Nicolick.
Ma chi si dovrebbe occupare della tutela di questo bene così dettagliatamente descritto dall’ex consigliere?
Afferma Nicolick “La Chiesa è di proprietà della Diocesi di Savona e Noli che da quello che vedo non si è prodigata molto nella conservazione di questa piccola Chiesa. Un gruppo di cittadini, persone per bene della Società Civile, si sono impegnati per tentare di salvare questa simbolica Chiesetta che è del 1600, e dove ogni anno si riusciva anche a celebrarvi una santa Messa”.
Conclude poi Nicolick “Ma queste persone non sono stati assolutamente ascoltate ed aiutate dai vertici della Diocesi, anzi queste persone di buona volontà, riunite in Comitato hanno promosso una raccolta di fondi , destinata in modo specifico al restauro, denari che sono stati fagocitati da una Parrocchia destinandoli ad altri capitoli di spesa, dopo il danno anche la beffa”.