“Il governatore Burlando, in merito alla delibera favorevole alla concessione dell'Autorizzazione Integrata Ambientale che consentirebbe la ripresa dell'attività dei gruppi a carbone della centrale Tirreno Power di Vado Ligure, sostiene che la Regione Liguria abbia agito in coscienza e che ognuno si prenderà le responsabilità dei propri gesti. Burlando, l'assessore Guccinelli e la dirigente Minervini, che hanno firmato la delibera, si assumono quindi la responsabilità di permettere il funzionamento di impianti riconosciuti dalla stessa azienda come non adeguabili alle migliori tecnologie, e quindi non in grado di poter rispettare i limiti di emissione, permettendo a Tirreno Power di continuare a non rilevare le emissioni a camino, uno dei motivi principali che hanno portato al sequestro". Interviene così alla delibera regionale il deputato grillino Matteo Mantero.
Continua il Movimento 5 Stelle: "La responsabilità, come sostiene la Procura, di consentire, se la delibera venisse recepita e applicata, “la prosecuzione delle condotte illecite legate all’ipotesi di disastro ambientale e di danno alla salute su cui si lavora”. Studi internazionali e la Magistratura (Porto Tolle e appunto nell’istanza di sequestro dei gruppi a carbone di Vado Ligure) hanno riconosciuto che alle emissioni delle centrali a carbone sono legate centinaia di morti (oltre 400 in dieci anni) e centinaia di milioni di euro l'anno per i costi esterni, sociali e sanitari, che ricadono sui cittadini”. Sono le dichiarazioni del deputato Matteo Mantero che conclude chiedendosi se “chi, conscio di questi fatti, avalla tali scelte politiche e anzi spinge perché si possa continuare con livelli di inquinamento giudicati letali dalla Magistratura e in carenza di controlli (per altro prescritti dal Gip), non dovrebbe essere ritenuto responsabile di danno erariale e di complicità in omicidio?”.