Politica - 03 ottobre 2014, 18:50

Tirreno Power, sulla delibera regionale interviene il M5S: “Burlando responsabile per danno erariale e complicità in omicidio?”

"Burlando, Guccinelli e la dirigente Minervini, che hanno firmato la delibera, si assumono quindi la responsabilità di permettere il funzionamento di impianti riconosciuti dalla stessa azienda come non adeguabili alle migliori tecnologie"

“Il governatore Burlando, in merito alla delibera favorevole alla concessione dell'Autorizzazione Integrata Ambientale che consentirebbe la ripresa dell'attività dei gruppi a carbone della centrale Tirreno Power di Vado Ligure, sostiene che la Regione Liguria abbia agito in coscienza e che ognuno si prenderà le responsabilità dei propri gesti. Burlando, l'assessore Guccinelli e la dirigente Minervini, che hanno firmato la delibera, si assumono quindi la responsabilità di permettere il funzionamento di impianti riconosciuti dalla stessa azienda come non adeguabili alle migliori tecnologie, e quindi non in grado di poter rispettare i limiti di emissione, permettendo a Tirreno Power di continuare a non rilevare le emissioni a camino, uno dei motivi principali che hanno portato al sequestro". Interviene così alla delibera regionale il deputato grillino Matteo Mantero. 

Continua il Movimento 5 Stelle: "La responsabilità, come sostiene la Procura, di consentire, se la delibera venisse recepita e applicata, “la prosecuzione delle condotte illecite legate all’ipotesi di disastro ambientale e di danno alla salute su cui si lavora”. Studi internazionali e la Magistratura (Porto Tolle e appunto nell’istanza di sequestro dei gruppi a carbone di Vado Ligure) hanno riconosciuto che alle emissioni delle centrali a carbone sono legate centinaia di morti (oltre 400 in dieci anni) e centinaia di milioni di euro l'anno per i costi esterni, sociali e sanitari, che ricadono sui cittadini”. Sono le dichiarazioni del deputato Matteo Mantero che conclude chiedendosi se “chi, conscio di questi fatti, avalla tali scelte politiche e anzi spinge perché si possa continuare con livelli di inquinamento giudicati letali dalla Magistratura e in carenza di controlli (per altro prescritti dal Gip), non dovrebbe essere ritenuto responsabile di danno erariale e di complicità in omicidio?”.

r.g.