Attualità - 13 settembre 2014, 15:15

Frana sulla SP 31 Urbe – Piampaludo - La Carta, quando la soluzione?

I Consigli Comunali di Sassello e Urbe si riuniranno in maniera congiunta il 20 settembre

Ieri sera, presso le ex scuole di Piampaludo, si è svolto un incontro con la popolazione per discutere della frana sulla strada provinciale 31.

Invitati erano il Sindaco del Comune di Sassello, Daniele Buschiazzo, il Sindaco di Urbe, Fabrizio Antoci, e l’Assessore alla viabilità della Provincia, Andrea Berruti. Presenti, però, erano solo i due Sindaci, mentre l’assessore provinciale ha declinato l’invito per altri impegni, suscitando delusione da parte del pubblico. 

Al termine della serata i due Sindaci hanno deciso di convocare sulla frana un consiglio comunale congiunto alle ore 17.00 di sabato 20 settembre, invitando la Provincia, i candidati presidenti alla Provincia e  la Regione. Il 27 luglio scorso, come noto, una frana di massi si è abbattuta sulla SP 31 Urbe – Piampaludo –La Carta, circa un chilometro e mezzo dopo la frazione di Piampaludo direzione Urbe, rendendo necessaria per motivi di sicurezza la chiusura al transito. Si tratta di un grave problema per gli abitanti delle frazioni di Veirera e Piampaludo, che distano oltre 20 km da Sassello.

Per arrivare ad Urbe ora con la frana,  i 120 abitanti di queste due frazioni dovranno passare da La Carta (14 Km) o da Vara Inferiore (10 km), anziché fare i consueti 4 km sulla SP 31. Identici problemi ha anche la comunità di Urbe: infatti, molte attività e molti dei servizi utilizzati dai Piampaludesi gravitano su Urbe (4 km contro i 20 da Sassello).

I disagi saranno molti e si faranno sentire soprattutto il prossimo inverno. Per queste zone decentrate, la strada è vita. Non solo in senso metaforico. I tempi per un soccorso – l’ambulanza che parte è la Croce Rossa di Urbe – si allungano di 20 minuti e in caso di situazioni gravi possono essere decisivi. Il 31 agosto vi è stato appunto un caso di ictus proprio nella zona vicina alla frana e anziché 3 km, l’ambulanza ne ha dovuti percorrere 15. Senza contare, tutti i problemi legati alla vita quotidiana: 20 km in più significano costi maggiori e tempi dilatati per gli spostamenti.

Già lo scorso 2 gennaio si era verificato un altro evento franoso. Tuttavia, in questo caso la ditta che gestisce la Diga dell’Antenna, la Società Besimauda srl, si era fatta carico dell’intervento, dal momento che l’evento franoso interessava un canale che portava ad una sua centralina.

Con tutta probabilità quest’ultima frana del 27 luglio è una conseguenza ancora degli eventi del dicembre 2013 e del gennaio 2014.  Inoltre, gli abitanti di queste frazioni hanno già patito per 4 anni e mezzo l’assenza del Ponte del Dano, caduto con l’alluvione del 2010. Un lungo disagio per la chiusura della SP 31 non sarebbe sostenibile per gli abitanti e per le attività economiche insediate nelle zone alte di Sassello e ad Urbe.

E’ necessario, quindi, trovare in tempi brevi una soluzione che possa alleviare i disagi derivanti da quest’ennesima frana e attivarsi prontamente per effettuare i controlli di carattere geologico utili a pianificare la messa in sicurezza del territorio interessato dalle frane. Altro Problema che è stato toccato è quello del ponte dell’Orbarina, sempre sulla Strada provinciale 31 a metà fra Urbe e Sassello.

Quest’anno entrambe le amministrazioni comunali si aspettavano che si concludesse la conferenza dei servizi per il rifacimento del Ponte dell’Orbarina, come era stato anticipato dalla Provincia, e che la copertura finanziaria venisse in qualche modo mantenuta e non dirottata su altri interventi come è accaduto negli ultimi 5 anni. Invece, da voci che si sono diffuse recentemente, sembrerebbe che anche quest’anno l’intervento sul ponte dell’Orbarina venga definanziato a settembre con gli equilibri di bilancio. Sarebbe un atto grave che farebbe pensare a queste zone come aree dimenticate. I Comuni hanno scritto congiuntamente il 21 agosto e, ad oggi, non hanno avuto ancora una risposta.

c.s.