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Attualità | 05 settembre 2014, 15:45

The Persuaders… Attenti a quei due!

Due nomi illustri della scena musicale savonese danno vita a un interessante progetto tra cantautorato, rock e folk

The Persuaders… Attenti a quei due!

La band di cui parliamo questa settimana è nuovissima, ha meno di un anno di vita. Ma i due musicisti che ne fanno parte avete già imparato a conoscerli e ad apprezzarli in diverse altre formazioni e… se siete affezionati seguaci di questa rubrica ne avrete certamente già letto i nomi, qui su Savonanews. Lei è Annie La Rouge, è una pregevole chitarrista dalla raffinata tecnica “fingerpicking”, suona anche uno strumento atipico e affascinante come il dobro e ha una splendida voce davvero non comune. Lui è Simone Perata, un bassista che negli ultimi vent’anni ha suonato di tutto, dal blues al progressive rock e dalle sonorità più americane ai classicissimi come i Beatles. Due musicisti così eclettici e dalla carriera così variegata, potevano forse non incontrarsi? Ecco quindi che hanno dato vita a un progetto altrettanto eclettico e imprevedibile, per il quale mai nome fu più azzeccato di questo: vi ricordate una serie di telefilm polizieschi che in Italia si intitolava “Attenti a quei due”? Chi è stato ragazzino tra gli anni ’70 e ’80 di certo non ne perdeva una puntata. Ecco, questa serie in lingua originale si intitolava “The Persuaders”. E proprio questo è il nome scelto da Annie e Simone, due brillanti “teste pensanti” che, infatti, non scelgono di delegare un portavoce, come spesso avviene in queste interviste, ma decidono di rispondere a due voci, a ulteriore riprova della coesione artistica raggiunta.

  1. Una formazione atipica, un duo retto solo su chitarra e basso: come nasce questa formula?

Annie: da tempo stavo cercando di mettere su un duo acustico. Le mie precedenti esperienze in altri gruppi mi avevano distolto da questo progetto, che era rimasto in attesa di realizzazione.

Dopo lo scioglimento dei Sonic Rouge (vedi preced. intervista di Sgarlato su Savonanews), ho attraversato un breve periodo di scoraggiamento, poi ho messo un inserzione su Musicisti Savonesi e… zac! Ecco che risponde proprio Simone Perata.

Simone: E’ andata esattamente cosi! Ho letto l’annuncio e ho risposto un minuto dopo! Mi sono fatto immediatamente un film mentale su cosa si poteva creare da una situazione cosi atipica e spartana e alla prima prova avevamo già deciso i rispettivi ruoli e il percorso da seguire …

Annie: Ci si conosceva solo di vista… una breve telefonata, un paio di prove per sondare il terreno ed i reciproci gusti musicali e siamo partiti a bomba. Ecco che sono così nati The Persuaders /Attenti a quei due.

La formula basso/chitarra/voci nasce dalla mia convinzione che ogni canzone nasce da una struttura molto ridotta, e, quindi, ne puoi estrapolare l’essenza senza tanti orpelli.

Simone è un bassista raffinato, di ottimo gusto ed ottima tecnica, io sono sempre stata una chitarrista ritmica e me la sono sempre cantata e suonata da sola, fin da bambina … abbiamo scoperto di avere cultura musicale ed amore per svariati generi molto comuni: per questo l’incontro delle nostre personalità è stato davvero un “coup de foudre”.

  1. Il vostro materiale comprende delle splendide composizioni originali, unite a covers non solo molto raffinate nella scelta, ma sorprendenti per come sono riarrangiate: quanto lavoro c’è dietro a una canzone dei Persuaders e quanto dietro a una cover?

Annie: devo ammettere che è un lavoro che ci trova in buona sintonia. In genere tutto comincia con due note buttate lì in sala prove del genere “che ne dici di questa?”. Se è un brano che già conosciamo entrambi cominciamo a suonarlo di botto, in altri casi io personalmente ne ascolto più versioni, sia originali che covers, anche per sentire come rende il brano fatto in modi differenti.

E’ anche importante ascoltare le parole, a cui ho sempre dato grande spazio, pur cantando in inglese. E’ una critica che mi è stata rivolta in varie occasioni, quella di non cantare in italiano. Ma cerco comunque di interpretare ciò che canto e di cucirmelo addosso.

E’ un lavoro che con Simone mi dà molte soddisfazioni, brani come “Under Pressure” e “Save a prayer” sono state una vera sfida, le abbiamo provate e riprovate allo sfinimento, ma, alla fine il risultato ci ha dato ragione.

Simone: Poi, in tema di stravolgimenti dei canoni standard, una mia immensa soddisfazione nei Persuaders è che Annie spesso lascia a me, il basso, il ruolo solistico! Divertimento puro!

  1. Questa estate avete girato molto dal vivo: volete raccontare ai Lettori di Savonanews un consuntivo di questi mesi di attività?

Annie: siamo davvero partiti con il botto: dopo un mese scarso che provavamo assieme ho voluto partecipare a “Perché Bardino è Bardino”, il festival organizzato dall’Associazione “Il Mulino degli Artisti” di Tovo S. Giacomo, ed ho chiesto a Simone di accompagnarmi: il modo in cui è riuscito ad entrare nei miei pezzi è stato stupefacente ed emozionante.

Questo mi ha dato la conferma che io e lui artisticamente ci incastriamo benissimo e mi ha consentito di proporci in giro con convinzione.

Il primo vero battesimo è stato un paio di mesi dopo a Finalborgo, per una mini rassegna di gruppi contraddistinti dal comune denominatore della voce femminile solista. La piazza gremita, gli organizzatori soddisfatti e, soprattutto, il mio “socio” che a fine serata mi ha scritto “grandissima, Socia. Siamo stati proprio bravi” sono stati il compenso alle fatiche.

Dopo diverse serate in giro per la Riviera, ora si parla dei The Persuaders… e poi, concedetemelo: un grande come Pino Sinnone (storico batterista della band The Trip) che elogia il risultato del nostro duo è davvero una soddisfazione grandissima.

Simone: Siamo partiti davvero in quarta! L’esordio a Bardino è un ricordo indelebile, avevamo una gran paura viste le poche prove e soprattutto con la consapevolezza che in due, senza basi e senza trucchi, ogni errore non sarebbe sfuggito! Invece è stato bellissimo, una emozione che dopo tanti anni di musica mi mancava!

  1. E naturalmente, dopo le date appena concluse, quelle ancora da fare: prossimi appuntamenti?

Annie: concluderemo la stagione estiva con la serata del 31 agosto ai Mille Papaveri di Lavagnola, dopo che per 4 mesi sono stata nella giuria del Poppy Contest.. Per i prossimi mesi trovare assolutamente nuove serate e nuovi posti dove suonare, ampliare la scaletta e … quello che ci verrà in mente proveremo a farlo!

  1. Dal momento che avete dell’ottimo materiale originale non si può non chiedere se avete in programma un CD. Ci state lavorando?

Simone:  Non ancora, abbiamo ancora pochi pezzi fatti e finiti, mentre abbiamo decine di idee, di appunti, di registrazioni “per non dimenticare quel giro” ecc … Comunque contiamo di farlo presto, i presupposti per sfornare un prodotto originale e di classe ci sono tutti.

Alberto Sgarlato

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