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Attualità | 30 agosto 2014, 10:15

Insegnanti, le nuove nomine a tempo indeterminato in Provincia di Savona. Critiche alla riforma della scuola di Renzi: “Creerà nuovo precariato”

Il conferimento degli incarichi per le nomine di ruolo nella graduatoria per l’anno scolastico 2014-2015 è avvenuto ieri presso il Provveditorato degli Studi di Savona nell’ufficio territoriale in Corso Italia

Insegnanti, le nuove nomine a tempo indeterminato in Provincia di Savona. Critiche alla riforma della scuola di Renzi: “Creerà nuovo precariato”

Sono stati nominati 7 nuovi insegnanti a tempo indeterminato per la scuola secondaria di I grado e II grado: il conferimento degli incarichi è avvenuto ieri presso il Provveditorato degli Studi di Savona. Tra gli insegnanti convocati ieri pomeriggio presso l’ufficio territoriale in Corso Italia per le nomine di ruolo nella graduatoria per l’anno scolastico 2014-2015, cinque hanno assunto incarichi all’interno delle scuole secondarie di I grado mentre due in istituti di II grado.

“Ieri, nella seconda convocazione delle nomine dei ruoli in graduatoria sono stati scelti cinque insegnanti per istituti delle scuole medie nella Provincia – afferma Enzo Sabatini, segretario provinciale SNALS Scuola – di cui un docente di tecnica indirizzato a Pietra Ligure, uno di inglese ad Albenga e tre rimanenti di matematica. Altri due insegnanti sono stati nominati uno al Liceo Calasanzio di Carcare, l’altro all’istituto Giancardi di Alassio”. Nominati anche 24 docenti di sostegno, dodici nelle scuole medie e altrettanti nelle superiori nelle diverse aree (umanistica, scientifica, tecnica e psicomotoria). Nella prima settimana di settembre sarà invece la volta della nomina dei supplenti.

Tra le polemiche, durante l’attesa per le nomine, le disposizioni relative alla Riforma Scolastica del Governo Renzi. Proprio ieri il dossier sulla scuola sarebbe dovuto passare all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri, ma è stato rimandato per dar precedenza al decreto Sblocca Italia e alla riforma della Giustizia.

Nella riforma della scuola si parla di un piano per stabilizzare i precari, allargare l’organico per assumere i supplenti stabili e cambiare il sistema degli stipendi dei professori. Ma soprattutto è prevista l’eliminazione delle supplenze, che è l’aspetto che fa più discutere. Non solo cambierà il metodo di reclutamento degli insegnanti, ma sarà data più autonomia ai presidi e alle scuole, sia per l’offerta formativa che per la gestione dei fondi. Queste le linee guida che dovevano essere presentate al Consiglio dei Ministri.

Sulla riforma scolastica di Renzi, non ci vedono chiaro gli insegnanti: “La vedo proprio male, la riforma al posto di diminuire, creerà nuovo precariato  - ha affermato Eleonora Pezzica, insegnante di sostegno finalese, in coda ieri alle nomine – Troppi concorsi, troppe graduatorie, è un supplizio e una tortura ogni anno! Ci mancava solo il nuovo concorsone per il 2015”.

“Tra innumerevoli concorsi e graduatorie ad esaurimento è sempre più difficile accedere alla professione – ha affermato Carmen Palmeri, insegnante di sostegno proveniente dalla Puglia – creano più confusione e la riforma Renzi temo non risolverà i problemi del precariato. Assurda inoltre l’eliminazione dei supplenti”.

Debora Geido

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