Chi lascia i bisogni del proprio cane sul marciapiede paga, chi li raccoglie no. Il Comune di Savona avrebbe deciso così di modificare con questo emendamento, o forse più una regola di buon senso, il regolamento di convivenza civile approvato dalla Giunta la scorsa settimana. All'interno anche una sezione dedicata ai cani, con multe pesantissime per chi lasciava urinare i quattro zampe in luoghi pubblici oppure defecare sui marciapiedi.
E da allora era stata una vera e propria levata di scudi e proteste contro questo regolamento, da parte di tanti semplici cittadini, e ieri anche dell'Enpa, che aveva tuonato:"Benvenuti a Savona, la città che perseguita cani, gatti, colombi e animalisti. Di fronte a tanta asprezza non c’è alcuna contropartita: di una spiaggia libera aperta ai cani, chiesta e progettata dall’ENPA da anni, neppure se ne parla e i turisti con cane vanno altrove; le aree canine, progettate da ENPA vent’anni fa e costruite dal comune negli anni 90, stanno da tempo diminuendo per eliminazione di alcune o riduzione di superficie di altre; tipica l’area di piazza delle Nazione, dimezzata 5 anni fa per farci al più presto un campo da bocce, mai realizzato!"
"Il comune si ostina a non farsi carico, come invece la legge dispone, dei gatti di proprietà di padroni morti senza parenti o sequestrati, lasciando vergognosamente l’ENPA, associazione privata di volontari che non ha mai avuto contributi statali, ad occuparsene con i propri mezzi; ed è in debito di anni per le spese di cura dei gatti feriti e malati che ENPA soccorre in vece sua. Non ci si meravigli se gli abbandoni di animali, molto ridotti grazie all’attività di associazioni come l’ENPA, ricomincino ad aumentare!"