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Attualità | 14 luglio 2014, 10:43

Finale Ligure: esplode la rabbia dei lavoratori della Piaggio, proclamato lo "stato di agitazione"

Blocco degli straordinari e 48 esuberi: i lavoratori bloccano l'entrata in fabbrica ed il trasferimento dei macchinari a Villanova

Finale Ligure: esplode la rabbia dei lavoratori della Piaggio, proclamato lo "stato di agitazione"

 

 

"Da oggi in avanti verrà bloccato il trasferimento dei macchinari dallo stabilimento di Finale a quello di Villanova". Così Giovanni Mazziotta della Uil annuncia lo stato di agitazione proclamato dai lavoratori della Piaggio di Finale Ligure, a seguito dell'assemblea che si è svolta in mattinata.

Nel corso dell'incontro le organizzazioni sindacali hanno presentato ai lavoratori gli sviluppi emersi nelle scorse settimane, dal blocco degli straordinari imposto dall'azienda, con l'obbligo quindi di andare a lavorare il sabato e i 48 esuberi. I lavoratori hanno allora deciso di scendere in strada, ostacolando in parte il normale flusso veicolare continuando ad attraversare la strada e di interrompere il lavoro degli operai della COMAU e della Dallosto, le ditte incaricate dello smontaggio e lo spostamento dei macchinari a Villanova d'Albenga, bloccando quindi di fatto il trasferimento nel sito ingauno. "Quello che è emerso nel corso dell'assemblea di questa mattina con i lavoratori, prosegue Mazziotta, è che bisogna cercare una discussione trasparente e lineare con l'azienda. Nelle scorse settimane i lavoratori hanno ricevuto le lettere di blocco dello straordinario, con il precetto dunque di andare a lavorare al sabato.E' vero che sono stati annunciati gli esuberi, ma non dove verranno localizzati nella struttura. Noi abbiamo delle persone in mobilità che potrebbero usufruire dei vantaggi della legge Fornero, per l'accompagnamento alla pensione. Sinora però l'azienda ha risposto no ad usare questa possibilità, no all'integrazione di cassa integrazione e del biglietto per le spese di  trasporto dei lavoratori da Finale e Villanova. Per tutti questi motivi abbiamo dichiarato lo stato di agitazione".

"Sono stati disattesi gli accordi sul trasferimento intrapresi con i lavoratori, sottolinea l'RSU di Finale Ligure e con le istituzioni, all’avvio del cantiere di Villanova, quando sono state sdemanializzate le aree finalesi per assicurare lo sviluppo della Società. L’accordo di cassa integrazione, utile per affrontare questi quattro anni del piano aziendale, deve essere accompagnato da un piano aziendale affidabile e gestibile".

Cresce l'attesa dunque l'incontro fissato per martedì in Confindustria a Genova e per quello del 18 luglio al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, nel corso dei quali i sindacati sperano finalmente di ottenere delle certezze sui carichi di lavoro e sul piano industriale, sia per il sito di Sestri, che di Finale Ligure.

Il presidio davanti allo stabilimento di Finale Ligure andrà avanti per tutta la giornata e la notte.

 

 

 

Cinzia Gatti

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