Dai 1.500 ai 2.000 euro per ogni attività. Questo è quanto potrebbe costare annualmente ad ogni privato, commerciante, artigiano o professionista l’obbligo di accettare pagamenti con “Pos” per gli importi superiori ai 30 euro. A fare questa stima Matteo Mantero, deputato savonese del M5S.
Da ieri è scattato infatti l’obbligo di pagamenti con “moneta elettronica”: scopo dell’iniziativa aggiornare la microevasione collegata ai liberi professionisti che, da ieri sono obbligati per legge a munirsi del contestato apparecchio.
"Prima di cominciare quest'avventura in parlamento, sottolinea Mantero, sono stato commerciante e ristoratore e non ho mai avuto il POS nel mio locale, non perché avessi bisogno di evadere le tasse, ma perché non ritenevo etico pagare per un apparecchio e regalare parte dei frutti del lavoro mio e dei miei soci alle banche. L'evasione non si combatte tracciando tutti gli acquisti, anche perché il cliente può scegliere comunque di pagare in contanti”.
“I commercianti e gli artigiani, sottolinea il deputato a 5 Stelle, non possono evadere neanche volendo, perché ci sono gli studi di settore, anzi spesso sono costretti ad adeguarsi pagando di più di quello che dovrebbero perché non rientrano nei parametri e perché i parametri non tengono conto della crisi. L'evasione vera è quella delle scatole cinesi, delle società offshore. I piccoli artigiani e commercianti se evadono, lo fanno spesso per sopravvivere”.
Ma allora quali possono essere le soluzioni concrete per combattere l’evasione. In primis, secondo Mantero, tasse più eque, agevolazioni sugli affitti e sull’energia, mantenendo costante l’IVA e permettendo alle persone di detrarre le spese per gli acquisti.
“L'obbligo del POS costerà a questi piccoli imprenditori circa 5miliardi, dai 1500 ai 2000 euro l'anno per ogni attività. In questo modo non si lotta l'evasione, si fa un altro enorme regalo alle banche, alla grande distribuzione, a chi importa dall'estero. In questo modo si da un altra mazzata al made in Italy e si costringeranno a chiudere molte piccole e piccolissime aziende. Ora mi chiedo è solo ignoranza o c'è una volontà precisa dietro tutto questo?”, conclude Mantero.