Mala tempora currunt tra la Provincia di Savona e la Regione Liguria. Si fa sempre più difficile mantenere l’autonomia aziendale di TPL in vista della scadenza del contratto di servizio il 30 giugno. Proprio oggi nella Sala Consiliare di Palazzo Nervi si è discusso del trasporto pubblico locale alla presenza del Presidente della Provincia Angelo Vaccarezza, dell’assessore provinciale Santiago Vacca, dell’assessore comunale Luca Martino, dei vertici TPL e del presidente Claudio Strinati e delle rappresentanze sindacali.
“E’ forte la necessità di chiarezza e di trasparenza su un tema molto delicato che riguarda il trasporto pubblico e soprattutto per i suoi risvolti sociali – afferma Vaccarezza - Chiediamo alla Regione la proroga dei contratti scaduti fino alla costituzione dell’agenzia unica regionale. Non possiamo attendere con serenità la scadenza del 30 giugno. Chiedo a Burlando che la legge sia votata e che metta all’atto della creazione dell’agenzia l’atto della proroga dei contratti”.
“Adesso vige la nuova legge 33/2013, ma se entro il 30 settembre non viene creata l’agenzia si torna alla legge 31/1998 – continua Vaccarezza – ora ci sono solo due modi per agire, o avviare una procedura in house (con proroga fino a 12 mesi) o avviare una procedura della vendita delle quote (proroga di 5 anni). Ma considerare TPL in house vuol dire far finire l’autonomia dell’azienda, autonomia che abbiamo costruito nel tempo. Non sono infatti d’accordo con questa procedura”.
Il presidente Vaccarezza incontrerà giovedì il prefetto Gerardina Basilicata e venerdì firmerà la proroga.
Preoccupazione da parte dei sindacati: “Con la scadenza oramai imminente, abbiamo aperto le procedure di raffreddamento, la apriremo contro ignoti – afferma Claudio Schivo, Filt CGIL – dobbiamo trovare insieme le soluzioni per garantire il reddito dei lavoratori, la continuità dei rapporti di lavoro e l’operatività dell’azienda. Non possiamo fare a meno di compiere un atto di pressione per tutelare il reddito dei lavoratori”.