Continua a far discutere la situazione della Tirreno Power di Vado Ligure. A seguito del provvedimento di sabato, ovvero, la procedura di mobilità, che coinvolge 159 dipendenti dello stabilimento vadese, per un totale di 315 a livello nazionale, i lavoratori dello stabilimento, tramite una lettera aperta, hanno voluto esprimere le proprie considerazioni a riguardo.
“Noi lavoratori - recita la lettera - della centrale Tirreno Power unitamente ai lavoratori dell’indotto e relative famiglie, viviamo da mesi nell’incertezza del futuro legato alla attuale situazione della centrale."
"Tra le varie incognite che incombono su di noi prende il mancato pronunciamento della procura in merito all’istanza di dissequestro dei gruppi VL3 e VL4."
"Questa situazione - continuano - oltre coinvolgere 600 famiglie dei lavoratori di Tirreno Power e dei lavoratori dell’indotto, si percuotono anche sul tessuto sociale, arrecando disagio economico anche altre attività della zona, già in sofferenza per la grave crisi economica.
"La speranza di tutti i lavoratore e avere nel più breve tempo possibile delle risposte per porre fine a questa situazione drammatica."
"Questa lettera è volta a sensibilizzare sia gli organismi di competenza, sia i mass media, a considerare finalmente una situazione che ormai da tre mesi pende su di noi e che ad ora, non ha avuto risposta e forse neanche la giusta considerazione. Nel frattempo l’azienda ha già aperto la procedura di licenziamento"
Buone notizie arrivano invece dalla Regione: l'assessore allo sviluppo economico Renzo Guccinelli ha infatti incontrato il sindaco di Vado Monica Giuliano ed è stato fissato per giovedì alle 14,30, presso la sala consiliare del comune di Vado Ligure un incontro tra i sindacati e le istituzioni. Oggi pomeriggio dalle 13.30 i lavoratori hanno tenuto un presidio davanti palazzo Sisto sede del Comune di Savona. Oggi era prevista la presenza del Ministro della Giustizia Andrea Orlando per un convegno in sala rossa ma la disdetta è avvenuta questa mattina. I lavoratori Tirreno Power infatti avrebbero voluto incontrare quello che era l'ex Ministro dell'Ambiente.