Settimane decisive per il futuro di Tirreno Power. Sabato è stata infatti avviata dal colosso dell'energia, a livello nazionale, la procedura di mobilità, che coinvolge 159 dipendenti dello stabilimento vadese, per un totale di 315 a livello nazionale.
I sindacati hanno ora 45 giorni per cercare di trovare una soluzione con l'azienda, più trenta giorni le istituzione, in caso contrario verrà definitivamente avviata la procedura di mobilità.
Questa mattina i rappresentanti delle ditte dell'indotto hanno avuto un incontro all'Unione Industriali di Savona. La situazione per loro, attualmente, appare ancora più critica: la centrale infatti è ferma dallo scorso 21 marzo e per moltissime aziende il sito di Vado costituiva il più importante e principale committente lavorativo.
E così questa mattina le aziende hanno cercato di fare il punto sulla situazione.
Buone notizie arrivano invece dalla Regione: l'assessore allo sviluppo economico Renzo Guccinelli ha infatti incontrato il sindaco di Vado Monica Giuliano ed è stato fissato per giovedì alle 14,30, presso la sala consiliare del comune di Vado Ligure un incontro tra i sindacati e le istituzioni.
L'obiettivo quindi è fare il punto in vista dell'incontro interministeriale fissato per il 30 giugno.
"La speranza, commenta Innocente Civelli, RSU Tirreno Power, è che la Regione prenda una posizione. Ora che è stata avviata la procedura di mobilità abbiamo 45 giorni per trovare delle risposte concrete. Non si tratta solo più di accompagnamento alle pensione per i lavoratori più anziani: qua ci sono moltissimi giovani che rischiano il posto di lavoro".
Intanto per questo pomeriggio è previsto un presidio di fronte alla sede dell'Unione Industriali.