È scattata l’agitazione dei benzinai, per uno sciopero che potrebbe davvero bloccare l’Italia. Niente “fai da te”, chiusura totale mercoledì e, dal 21 al 28 giugno, pagamenti solo in contanti. I benzinai sono scesi sul piede di guerra e hanno dato il via a una protesta che avrà il suo culmine mercoledì 18 giugno, con lo sciopero totale su strade e autostrade.
Lo sciopero è di quelli che possono mettere in ginocchio la circolazione e quindi non solo bloccare gli spostamenti dei normali cittadini, ma anche camion, tir e tutto ciò che viaggia su gomma e che rifornisce supermercati, negozi, rivendite. Le tre sigle hanno infatti proclamato un'agitazione molto articolata, che terminerà alle 19.30 del 17 giugno, di tutti gli impianti self service, con relativo oscuramento dei prezzi "scontati" ad essi collegati e dell'insegna della compagnia petrolifica.
L'agitazione avrà anche una coda: dalla mezzanotte del 21 giugno alla stessa ora del 28, quando non sarà accettato alcun mezzo di pagamento elettronico e saranno sospese tutte le campagne promozionali di marchio su tutta la rete ordinaria.
Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” una vera e propria dichiarazione di guerra, dunque, che i gestori intendono recapitare in primo luogo alle compagnie che, "forti del vincolo di fornitura in esclusiva, continuano ad imporre unilateralmente ed arbitrariamente prezzi con tutta evidenza fuori mercato e comunque molto più alti" di quelli delle no-logo o di quelli vicini ai supermercati, "che pure vengono riforniti dalle medesime compagnie petrolifere".