Ieri i Rappresentanti sindacali dei lavoratori della Fruttital di Albenga si sono recati a Genova in Regione, mentre davanti alla sede societaria i lavoratori hanno continuato il loro presidio settimanale.
Sono passate le settimane, infatti, e ancora si sono ottenute poche risposte, nel frattempo ormai sono due le buste paga "a zero euro" per i lavoratori che continuano a stringere la cinghia anche se la situazione si fa sempre più complessa.
Ed allora la mobilitazione concreta dei rappresentanti sindacali che hanno deciso di andare a genova e presentarsi di persona negli uffici competenti per farsi dare le risposte e le spiegazioni necessarie per risolvere la difficile questione.
Ci spiega Luca Marcesini RSU "Per il fondo Filse che è la nostra priorità al momento abbiamo parlato con il dottor Tachella. Si è dimostrato molto disponibile e si è impegnato in prima persona a darci le informazioni che aspettavamo. il problema è tutto burocratico - aggiunge Marcesini - si tratta della richiesta del fondo e della documentazione richiesta dalle banche per questo. il problema è che ci sono diversi soggetti coinvolti che non si parlano tra loro."
Per ottenere il fondo che dovrebbe garantire uno stipendio ai lavoratori in attesa della concessione della proroga della Cassa integrazione che dovrebbe arrivare tra qualche mese, fino a pochi mesi fa era necessario presentare un modello, l'sr41, ora dalla Regione Liguria dicono che non è più necessario, ma la mancanza di dialogo rende difficile la risoluzione del problema prettamente burocratico.
Apertura proveniente anche dall'azienda dove monteverde il responsabile delle risorse umane ha garantito nuovamente il suo impegno per risolvere la questione e parlare direttamente con le banche che dovrebbero garantire la concessione di tale fondo.
una soluzione dunque non dovrebbe tardare ad arrivare e conclude Luca Marcesini "Entro venerdì avremo delle risposte concrete, la burocrazia ha reso tutto più complesso anche perchè Fruttital presenta una situazione del tuttto particolare che non era prevista e nè presa in considerazione. Solo recandoci materialmente a genova abbiamo potuto fare nuvamente pressione ai vertici e chiedere spiegazioni concrete, I lavoratori non posso più essere costretti a stringere la corda. E' già stato chiesto loro troppo".