Il compito di Giorgio Cangiano non è certo stato dei più semplici, questo dobbiamo proprio dirlo, ed era logico che qualunque fosse stata la sua decisione qualcuno sarebbe rimasto scontento, è stato lui stesso ad affermarlo, precisando, naturalmente, di aver cercato di effettuare le scelte razionalmente ed in modo equilibrato, bilanciandole con cura.
5 gli assessorati, 2 i nomi delle donne che dovevano esserci, personalità importanti, un gran numero di preferenze ottenuto dal PD, ma l’importanza delle liste civiche a suo sostegno.
Ed ecco arrivare la decisione, in anticipo rispetto ai programmi per placare il toto-nomi e le considerazioni in atto, e se il primo, oggettivamente si è concluso, non vale altrettanto per le seconde.
In particolare una riguarda la lista civica “Talea d’Albenga” nata quale evoluzione di “è Albenga” e che, se pure è stata da molti considerata quale “prima tra le liste civiche”, l’unica che ha continuato il suo progetto anche dopo le passate elezioni e lo ha portato avanti con determinazione, non ha comunque ricevuto alcun assessorato.
Scelta politica di Talea o del Sindaco?
Fatto sta che “Per Albenga” Tomatis è stato nominato vicesindaco permettendo alla Molineris di entrare tra i consiglieri insieme alla Vio, per “Voce alla Gente più” la candidata Allaria è stata nominata assessore pur non rientrando tra i nomi in giunta mentre Boscaglia è rimasto consigliere per la stessa lista.
E così vediamo come tra le tre liste civiche in sostegno a Cangiano 2 hanno un assessorato e almeno un altro consigliere mentre Talea vede solo Passino , che verrà votato l’11, all’interno della giunta con il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale, con la delega al turismo.
Un ruolo importante per il giovane Passino e che forse potrebbe essere considerato quale il “sesto assessorato” ma che non permette lo slittamento di un altro candidato e, quindi, Varalli a pochi voti di scarto da lui, rimarrà fuori dai giochi.
Senza contare oggettivamente che a questo punto Talea rimarrebbe con un solo rappresentante in Comune, un rappresentante, oltretutto, che in base al possibile incarico che gli verrà affidato, per l'appunto quello di Presidente del Cosiglio Comunale, potrà solo votare le decisioni senza poter, invece, esprimere il proprio pare e giudizio non prevedendo il suo ruolo tale possibilità.