Attualità - 01 giugno 2014, 15:13

Credito ed Usura: quando la Banca non ha ragione, i Tribunali aprono la strada ai consumatori

L’anatocismo, dal greco anà (di nuovo) tokismòs (interesse, usura), rappresenta un’attività praticata per anni dalle banche, celata nel silenzio degli autori e nascosta in enigmatiche clausole contrattuali

L’applicazione dell’interesse sull’interesse prende il nome di anatocismo bancario. Un fenomeno illecito, tanto praticato, quanto sconosciuto ai non addetti ai lavori.  L’anatocismo, dal greco anà (di nuovo) tokismòs (interesse, usura), rappresenta un’attività praticata per anni dalle banche, celata nel silenzio degli autori e nascosta in enigmatiche clausole contrattuali. Sommando gli interessi al capitale prestato, la banca aumenta la base per il conteggio di nuovi interessi, facendo allargare a macchia d’olio il debito del consumatore nei confronti dell’istituto bancario. Risultato: il cliente, a sua insaputa, si trova a dover pagare un interesse superiore a quello comunicatogli. Tra gli addebiti illegittimi più comuni effettuati dalle banche, che sono stati oggetto di recenti sentenze dei Tribunali, accanto agli interessi anatocistici, compare anche l’usura, illecito non relegato ad attività in mano alla criminalità organizzata, ma spesso perpetrato dagli istituti bancari con l’applicazione di tassi superiori a quelli consentiti dalla legge. Contro queste “speculazioni”, le associazioni di tutela dei consumatori, ed in particolare la Lega Consumatori Cuneo, hanno intrapreso iniziative volte a fornire assistenza e a sensibilizzare i consumatori sulle insidie nascoste dietro a contratti quali: mutuo, prestiti personali, cessione del quinto, apertura conto corrente, leasing. Recuperare le somme indebitamente versate, infatti, richiede prima una analisi precisa della situazione e delle condizioni di contratto e successivamente il ricorso alle procedure giudiziali. I recenti indirizzi giurisprudenziali, anche dei Tribunali piemontesi, hanno dato risultati incoraggianti, aprendo la strada al recupero diretto di quanto indebitamente pagato alla banca. Trattandosi di azione restitutoria, il diritto alla ripetizione dell’indebito è soggetta a prescrizione decennale, termine oltre il quale il cliente decade dalla possibilità di far valere il suo diritto

Per maggiori informazioni potete contattare gli sportelli della Lega Consumatori Acli (legaconsumatoricuneo@virgilio.it) oppure direttamente l’Avvocato Marco Didier all’indirizzo mail avvocatodidier@virgilio.it

Avv. Marco Didier