Politica - 23 maggio 2014, 23:58

Elezioni: "doppia preferenza" questa sconosciuta! Ecco come si voterà il 25 maggio

 

Manca poco al voto! Ce ne siamo accorti tutti girando nelle nostre cittadine fino a poche ore fa quotidianamente animate da visi sorridenti che ci avvicinano per consegnare il loro volantino e rappresentare tutti i progetti che sicuramente attueranno se eletti!

E così i volti apparsi sugli spazi elettorali, sul mezzi tappezzati dai manifesti che girano chiedendoci di andare a votare per loro, sono diventati familiari a tutti. Siamo dunque pronti per domenica 25?

Al di là di chi sa già chi votare e chi, invece, è ancora insicuro ed incerto, in molti, abbiamo verificato, non sanno ancora come esprimere le loro preferenze soprattutto tenendo presente che per la prima volta andremo a votare con il sistema dettato dalla legge 23 novembre 2012, n. 215 cosiddetta della “doppia preferenza di genere”. 

L’applicazione di una nuova legge, infatti, come spesso accade, genera confusione e può produrre effetti negativi sia in termini di annullamento delle schede elettorali sia rischiando di non produrre i risultati auspicati dalla stessa che sono quelli di :

- rafforzare la presenza delle donne nella politica anche locale,

- consolidare la parità di genere nelle Giunte,

- di  favorire una sorta di ‘voto di scambio ’ virtuoso, promuovendo, in campagna elettorale, alleanze tra una donna ed un uomo, con il fine di far finalmente decollare la presenza femminile nei consigli comunali.

Ma andiamo a questo punto a fare chiarezza, o almeno a provare a fare chiarezza sulle modalità di voto, soprattutto considerando che in questi giorni stanno iniziando a girare i fac-simile delle schede elettorali e che nei gazebo dei vari candidati sindaco si sta cercando di indicare alle persone le modalità di voto.

La scheda (di colore blu) recherà i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati i contrassegni della lista o delle liste con cui il candidato è collegato.


L’elettore può votare:

- per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito anche al candidato sindaco collegato;

- per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, non scegliendo alcuna lista collegata; il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di sindaco;

- per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste collegate, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata;

- per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una lista non collegata, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata (cd. “voto disgiunto”).

La novità introdotta dalla legge di cui parlavamo prima è che l’elettore potrà altresì manifestare due voti di preferenza per candidati alla carica di consigliere comunale, scrivendo, nelle apposite righe stampate sotto ogni contrassegno di lista, i nominativi dei candidati preferiti appartenenti alla lista prescelta. Ma attenzione, si deve trattare di candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza, non del voto o della scheda, lo sottolineiamo, ma del secondo nome apposto.

 

Mara Cacace