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Attualità | 28 aprile 2014, 17:45

Rallenta il ricorso alla Cassa Integrazione: flessione del 46,2% rispetto ai primi tre mesi del 2013

Il dato regionale registra una diminuzione della richiesta di Cig pari al 40,9% e a quello nazionale, dove il calo rispetto al primo trimestre del 2013 è stato minimo (-1,16%)

Rallenta il ricorso alla Cassa Integrazione: flessione del 46,2% rispetto ai primi tre mesi del 2013

Dopo anni di costante crescita, rallenta il ricorso alla Cassa Integrazione. La corsa alla Cassa si è fermata infatti nel primo trimestre del 2014. Il dato complessivo si è attestato a 750.687 ore integrate, con una flessione del 46,2% rispetto ai primi tre mesi del 2013, quando le ore integrate erano state 1.394.623. Per essendo stato, il primo trimestre del 2013, un periodo anomalo per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, va segnalato che anche rispetto al 2012 (845.667 ore integrate) e al 2011 (881.545 ore integrate) la situazione appare in confortante recupero. Il risultato è ancor più positivo se lo si paragona al dato regionale, che registra una diminuzione della richiesta di Cig pari al 40,9% e, soprattutto, a quello nazionale, dove il calo rispetto al primo trimestre del 2013 è stato minimo (-1,16%). In questo quadro positivo va tuttavia tenuto conto del fatto che il mese di marzo 2014 ha segnato una forte ripresa delle richieste di cassa integrazione rispetto a febbraio.

Tutte le tipologie della Cassa integrazione hanno segnato, nel confronto tra il 2013 e il 2014, un forte calo: -54,2% la Cig Ordinaria (da 637.102 a 291.963 ore), mentre la Cassa in deroga ha registrato un calo ancora maggiore (-74,4%) passando da 266.137 a 68.034 ore. Fenomeno questo causato soprattutto dalla ridotta disponibilità di copertura economica da parte del Governo (attualmente l’Inps sta erogando le indennità in deroga riferite al mese di luglio 2013 e parte di agosto). Questo ha portato ad un significativo incremento delle richieste di Disoccupazione (Aspi). La  Cassa integrazione straordinaria ha avuto un calo del  20,5%, dalle 491.384 ore del 2013 alle 390.690 ore del 2014.
A livello settoriale, la Cig nell’industria è scesa del 48%, nell’artigianato del 67,9% e nel commercio del 79,2%: In controtendenza l’edilizia, dove le ore autorizzate sono cresciute del 13,4%.

“E’ uno spiraglio di ottimismo quello che questi dati consentono di aprire – è il commento di Giancarlo Battaglino, responsabile dell’area previdenziale Uil di Savona -. Altri e per ora più numerosi segnali inducono tuttavia ad essere prudenti. La domanda interna e i consumi non crescono e si sono aperti nuovi fronti di crisi, tra cui è molto grave quello della centrale elettrica di Vado Ligure, che rischia di coinvolgere tutto il settore dell’energia, con conseguenze imprevedibili ma sicuramente gravi”.

r.g.

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