E’ stato rinnovato l’accordo quadro tra la Regione Liguria e le parti sociali e istituzionali sulla concessione degli ammortizzatori sociali in deroga, cassa integrazione e mobilità, fino al 30 giugno 2014. Lo ha deciso la Giunta regionale su proposta dell’assessore al lavoro, Enrico Vesco. La nuova intesa riguarderà le domande arrivate dal 1 aprile e fino al 30 giugno 2014, secondo quanto previsto dall’accordo iniziale sottoscritto l’8 aprile 2013, scaduto lo scorso 20 dicembre già prorogato di tre mesi, fino a marzo ed ora di altri tre mesi, fino a tutto giugno. I ritardi nei trasferimenti finanziari dello Stato e l’incertezza del quadro normativo di riferimento non ancora risolto dal Governo, hanno convinto ancora una volta la Regione e le parti sociali, come in tutto il resto d’Italia, ad una proroga trimestrale.
Sarà l’INPS, come sempre, ad erogare il trattamento solo ed esclusivamente entro i limiti dell’effettiva disponibilità finanziaria. Il rinnovo dell’accordo consente alle aziende che ne faranno richiesta di poter presentare la domanda anche se per il momento non potranno aver accesso materiale ai finanziamenti, in quanto la cassa integrazione e la mobilità in deroga sono in corso di pagamento solo fino ad agosto 2013. “Questo accordo è importante – spiega l’assessore Vesco – ma vi è ancora l’incognita delle risorse per il 2014, in quanto noi stiamo ancora pagando il 2013 e non abbiamo ricevuto finanziamenti sufficienti per coprire tutto l’anno passato. Serve almeno 1 miliardo in piu’ rispetto ai 400 milioni che sono stati ripartiti tra le regioni. Il Ministro Poletti deve accelerare con i trasferimenti perché sono passate due settimane dall’ultimo incontro e nulla si è ancora mosso”.
“In Liguria per poter pagare luglio e agosto – continua Vesco – abbiamo utilizzato la prima tranche di risorse messe a disposizione dal Governo per il 2014 per un totale di 8,7 milioni di euro. A questo punto pero’ attendiamo risposte concrete dal Governo per poter ammettere a pagamento le nuove domande”. Per il mese di settembre 2013 ammontano a circa 3.200 i lavoratori in cassa integrazione in deroga e a 1.600 quelli in mobilità in attesa di ricevere una risposta per essere pagati. “A questo proposito – ha chiarito Vesco – ci auguriamo che dal Governo arrivino quanto prima segnali concreti, sia in merito a nuovi finanziamenti, sia per il cambio dei criteri di riparto che oggi si basano sulla spesa storica che non tiene conto della crisi attraversata da regioni come la Liguria in anni recenti. Non possono infatti esserci regioni di serie a e regioni di serie b e soprattutto in un momento di crisi come questo non sono ammesse disparità”.