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Attualità | 22 marzo 2014, 08:43

“E’ un azzardo chiamarlo gioco?”: ieri alle Officine Solimano, convegno su una dipendenza diventata piaga sociale

Macciò: "Ad avere una grande incidenza sulla diffusione del gioco è la pubblicità". L’incontro è stato organizzato dalle associazioni Big Bang Liguria Riformista e Cooperando Partecipa, in collaborazione con la Cooperativa Il Faggio di Savona

“E’ un azzardo chiamarlo gioco?”: ieri alle Officine Solimano, convegno su una dipendenza diventata piaga sociale

"E’ un azzardo chiamarlo gioco? Il possibile percorso dal piacere dell’uso alla schiavitù della dipendenza". E’ il titolo del convegno sul gioco d’azzardo, organizzato dalle associazioni Big Bang Liguria Riformista e Cooperando Partecipa, in collaborazione con la Cooperativa Il Faggio di Savona, che si è tenuto ieri pomeriggio presso la Sala dei Cattivi Maestri alle Officine Solimano di Piazza Rebagliati a Savona. Presenti all’incontro Jacopo Pisaturo, medico psichiatra della Coop. Il Faggio; Barbara Canestro, psicologa responsabile Servizio dipendenze Villa Col di Nava; Livia Macciò, medico psichiatra direttore del servizio di Alcologia ASL2 savonese e l’avvocato Andrea Salice.

Livia Macciò - Medico psichiatra, direttore del servizio di Alcologia ASL2 savonese

Il gioco d'azzardo? "Una vera e propria emergenza sociale, una dipendenza che porta le persone a giocarsi tutto e a procurarsi debiti - ha fermato Livia Macciò, medico ASL2 - a livello fisico questa dipendenza non provoca danni, che sono invece a livello psicologico. Il gioco diventa patologico quando una persona non riesce più a fare a meno di scommettere, protraendo questa azione in maniera continuativa, condizionando anche la propria vita, quella dei propri cari e creando situazioni degenerative dal punto di vista economico e sociale". Ma i costi sanitari per curare questa dipendenza a quanto ammontano? "Lo Stato, che guadagna una percentuale dalle tasse sul gioco, sul tabacco e sull'alcool, in realtà spende una somma maggiore per le conseguenze sanitarie e sociali. Dietro il gioco d'azzardo si nasconde anche la criminalità organizzata". "La pubblicità, inoltre, ha una grandissima incidenza sulla diffusione del gioco d'azzardo - continua Livia Macciò - e come per l'alcol non esiste una pubblicità che ha fasce protette. 'Ti piace vincere facile', 'Gioca responsabilmente e senza esagerare' sono tutti messaggi ridicoli".

Jacopo Pisaturo - Medico psichiatra della Coop. Il Faggio

"Bisogna distinguere tra gioco d'azzardo e gioco d'azzardo patologico, che comprende una minoranza di persone - ha affermato Jacopo Pisaturo - Il gioco diventa patologico, quando una persona non riesce più a fare a meno di scommettere, protraendo questa azione in maniera continuativa, condizionando anche la propria vita, quella dei propri cari e creando situazioni degenerative dal punto di vista economico e sociale. Le conseguenze sono sociali ed economiche e portano ad un decadimento del reddito e anche dei legami familiari. Sono emergenze psichiatriche che si manifestano attraverso comportamenti di abuso (alcolismo, uso di droghe), episodi depressivi o disturbi d'ansia". Invece per quanto riguarda il giro d'affari, "quello legale è di 80 miliardi di euro, mentre i costi a livello sanitario non sono ancora quantificabili".

 

Debora Geido

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