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Attualità | 15 marzo 2014, 18:00

WWF, Comitato pendolari, associazione consumatori presentano dossier buchi orari nelle linee ferroviarie liguri

Dal 16 marzo verranno sospesi diversi treni

WWF, Comitato pendolari, associazione consumatori presentano dossier buchi orari nelle linee ferroviarie liguri

I Comitati pendolari, le Associazioni di Consumatori e il WWF Liguria mettono a disposizione delle Istituzioni, dei Media e dei Cittadini il Dossier Buchi orari nelle linee liguri e che, linea per linea, analizza le clamorose assenze di servizio ferroviario in numerose località liguri.  

"La decisione dell'Assessorato ai Trasporti della Regione Liguria,spiegano le associazioni, di intervenire nel febbraio 2014 per finanziare treni aggiuntivi nell’estremo levante (peraltro in una tratta, la Spezia-Sarzana, in carico alla Regione Toscana per gli accordi di Tivoli del 1998), onde consentire agli utenti coincidenze brevi con treni a media percorrenza, sembra rappresentare una novità in un panorama generale del servizio in regione in cui il “pane quotidiano” sono stati e sono continui tagli al servizio. La motivazione ufficiale è stata che era necessario intervenire per colmare un “buco orario”. Motivazione che da un punto di vista teorico è più che legittima, e non si può che essere lieti di questo approccio. Però, se questo approccio dovesse essere - come dovrebbe essere – generalizzato a tutte le linee in regione, ci sarebbero non pochi “buchi” da colmare. Ma quello che è successo negli ultimi anni è che i buchi non sono stati colmati, anzi, sono stati dilatati! Si pensi in particolare ai tagli avvenuti nel 2011, che sono tra i principali responsabili di molti “buchi” di cui tratteremo in questo dossier: dei 10 treni fondamentali di cui era stato chiesto il mantenimento, molti, se circolassero tutt'oggi, coprirebbero i “buchi” di cui si parla in questo dossier. Ma come sappiamo ai tagli del 2011 è succeduta tutta ad un'altra serie di tagli effettuati successivamente, a cui si aggiungono quelli previsti a marzo, che, evidentemente, non potranno che peggiorare la situazione, e contribuire, appunto, ad “allargare” tali “buchi”. Non si può non pensare ad una contraddizione nelle decisioni dell'Assessorato."

"Abbiamo qui cercato di fare una breve carrellata di diversi “buchi” orari di cui alcuni non sono certo di un'ora ma in qualche caso di diverse ore e non di rado impediscono la coincidenza con altri treni a media percorrenza o altri RV o IC. Ci siamo concentrati sui giorni feriali, salvo in alcuni casi, specificando che si faceva invece riferimento ai sabati e ai festivi".

"Parlando di “buchi” orari sulle linee liguri bisognerebbe affrontare il tema complessivo della pianificazione e delle risorse destinate al servizio ferroviario: non ci soffermiamo più di tanto su questi aspetti, ricordiamo solo ancora una volta essere un dato che il livello di pianificazione della Regione sia insoddisfacente, ed è un dato oggettivo che la Regione Liguria sia tra quelle in Italia che spendono di meno per il servizio ferroviario in rapporto al bilancio. E' chiaro quindi che un servizio realmente soddisfacente per i cittadini, pendolari e territori non possa che passare attraverso un radicale miglioramento di queste due aspetti: risorse e pianificazione. E pianificazione significa anche reale ed efficiente integrazione ferro+gomma, sia sul piano dell’intermodalità che su quello tariffario, in un sistema cui non dovrebbero esserci servizi in concorrenza, ma in sinergia, sia che si tratti di area metropolitana genovese che delle tratte come ad esempio Recco - Genova o il ponente dove abbiamo servizi che si fanno concorrenza. Va oltretutto detto che una programmazione degna di questo nome non lascerebbe “buchi” su ferro, e li completerebbe con la gomma".

"Ma questo documento ha come solo obiettivo (a prescindere da un'organizzazione del servizio che deve essere ripensata) di individuare alcune specifiche situazioni ritenute particolarmente negative: “buchi orari” vistosi e fortemente penalizzanti o per determinate realtà territoriali o per determinati utenti, augurandoci che l'attenzione riservata a determinate aree territoriali e/o determinati utenti da parte dell'assessorato sia rivolta a breve anche ad altri, che questo documento ha cercato di individuare".

In sintesi, Pendolari, Consumatori e Ambientalisti chiedono che:

1) Il primo e inderogabile atto è quello della sospensione dei tagli previsti dal 16 marzo: come si è visto nelle pagine precedenti, la messa in opera di questi tagli andrà ad aggravare una situazione già critica, trasformando diversi “buchi” in ...voragini. Quindi questo primo punto racchiude con pari dignità tutte le previste cancellazioni.

2) Ripristino dell'ultimo regionale serale da Milano (ex 2199) con orari compatibili con le coincidenze a Genova per il levante ed il ponente, come treno unico e con una ripartizione dei costi tra regione Liguria e regione Lombardia;

3) ripristino del regionale serale cancellato nel 2012 (l'ex 11391) tra Alassio Sestri Levante, con partenza effettuata da Ventimiglia per garantire un ultimo collegamento tra estremo ponente e Tigullio, in orari di arrivo a Genova Principe compatibili con l'arrivo dell'ultimo regionale da Milano;

4) Ridefinizione della circolazione del reg. 11317 da Savona per La Spezia, (Ge Brig. 22.13, attuale orario di arrivo a La Spezia ore 00.24), e inserimento delle fermate di Bogliasco, Pieve, Sori, Riva Trigoso, Framura e Bonassola;

5) ridefinizione della circolazione del regionale 11319 da Ventimiglia per Sestri Levante per garantire una maggiore copertura territoriale nel levante genovese e ligure (Sturla, Quarto, Quinto, Pieve Ligure, Sori);

6) ridefinizione della circolazione del reg. 11328/11362 da La Spezia per Genova Principe (la Spezia 21.53) con inclusione delle fermate a Zoagli, Pieve Ligure, Sori e Bogliasco, per coprire un “buco” orario in qualche caso di quasi 2 ore;

7) ridefinizione della circolazione del reg. 11330/11372 da La spezia per Genova Principe (la Spezia 23.10) con inclusione della fermata a Riva Trigoso e Cavi, per garantire un ultimo collegamento della giornata.

8) ridefinizione della circolazione del regionale 11260 da La Spezia (07.12) per Genova P.P. (08.15 da Chiavari) con inclusione delle fermate a Lavagna e Zoagli;

9) Ridefinizione della circolazione del regionale 21028 da Recco (08.55) per Genova Principe con inclusione delle fermate di Sori, Pieve e Bogliasco, onde colmare almeno in parte un “buco” orario in fascia mattinale;

10) inserimento di una coppia di treni sulla linea Genova-Busalla/Isola in fascia mattinale onde colmare in parte il “buco” di due ore a salire dalle 08.39 alle 10.37 (orario da Busalla) e a “scendere” dalle 08.50 alle 10.50 (orario sempre da Busalla);

11) Ripristino doppia coppia di treni sulla linea Genova-Busalla/Isola in fascia serale, onde garantire almeno 2 collegamenti a scendere e a salire dopo le 21, con orari compatibili con le coincidenze a Genova per il levante ed il ponente;

12) ridefinizione della circolazione sulla linea Genova-Acqui Terme, con inserimento della fermata di Granara da parte del regionale 6164 delle 15.41 e del regionale 6166 delle 17.36 in direzione Acqui Terme, e inserimento della fermata di Granara da parte del regionale 6171 (arrivo a Genova Sampierdarena ore 18.44) e del regionale 6173 (arrivo a Genova Brignole ore 19.51) in direzione Genova.

 

c.s.

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