Attualità - 15 marzo 2014, 09:30

Dal primo maggio le Croci e le associazioni di Misericordia dovranno pagare il pedaggio autostradale?

Il 24 maggio scadrà il contratto di concessione dei telepass consegnati da Autostrade alla Croce Bianca di Albenga. La domanda è cosa accadrà dopo quella data?

Fabrizio pregliasco

Le ambulanze delle associazioni di volontariato,esclusa la Croce Rossa, se non ci sarà emergenza, dal maggio dovranno pagare il pedaggio autostradale.

Questa è la notizia che viene annunciata oggi dal capogruppo regionale di Forza Italia, Marco Melgrati, e da Matteo Rosso, vicepresidente della Commissione sanità che, sulla revoca del telepass, hanno presentato una interrogazione urgente.

Ed allora ci si chiede se i tagli che stanno avvenendo in tutti i settori, non per ultimo, purtroppo, quello della sanità, non stiano arrivando a punti estremi ed insostenibili.

Ad essere colpito è, naturalmente, tutto il territorio nazionale, ma la nostra Liguria è quella che, forse, subirà i danni più elevati, non solo per l’ingente costo del pedaggio autostradale, ma anche  a causa della particolare situazione territoriale.

Non esistono, infatti, nella riviera ligure delle strade alternative da poter percorrere se non l’Aurelia che, come ben sappiamo attraversando le varie cittadine è spesso soggetta a traffico ed ingorghi e richiede tempi di percorrenza elevati, senza contare, poi, quanto abbiamo potuto osservare in questo ultimo periodo e cioè le varie interruzioni causate da smottamenti e frane -ricordiamo, ad esempio, che è ancora chiuso il tratto tra Spotorno e Noli-.  

Sul punto afferma Dino Ardoino il presidente della Croce Bianca di Albenga “la situazione rischia di essere difficile per noi. Fino ad oggi abbiamo avuto la possibilità di utilizzare il telepass che avevamo in dotazione, se da maggio non sarà più possibile prendere l’autostrada mi chiedo come faranno molti malati. – ed aggiunge – Purtroppo in Liguria non ci sono strade alternative come potrebbero esserci in altre regioni e dunque il problema si fa di difficile risoluzione.”

Fabrizio Pregliasco presidente dell'Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze ci spiega poi “il problema principale riguarda l’interpretazione della legge nazionale che limita la possibilità di utilizzare l’autostrada per il ‘servizio di soccorso’. Ma cosa si intende per servizio di soccorso? Per noi è il trasporto di persone con problemi sanitari e, dunque, non solo i casi di emergenza. Per le autostrade, invece, il servizio di soccorso riguarda solo situazioni di incidenti in autostrada o di casi di particolare urgenza. Abbiamo, tuttavia, difficoltà anche a capire cosa si intenda per ‘emergenza e urgenza’. Ad oggi non abbiamo sul punto una risposta chiara ed univoca”.

Ma non vi è solo questa problematica, il 24 maggio, infatti, scadrà il contratto di concessione dei telepass consegnati da Autostrade alla Croce Bianca di Albenga. La domanda è cosa accadrà dopo quella data se nel frattempo non dovessero arrivare risposte significative e risolutive dal Ministero dei Trasporti e da Società autostrade?

Il peso del pedaggio rischierebbe di ricadere su tutti gli utenti e fruitori dei servizi di trasporto su ambulanza con tutta una serie di difficoltà tecniche economiche e pratiche non indifferenti.

Abbiamo chiesto risposte ad Autostrade che ci hanno fatto presente che in passato abbiamo utilizzato troppo il servizio. Il fatto è che per molte situazioni i pazienti devono essere portati a Pietra Ligure o a Savona, percorrere l’Aurelia sarebbe oltremodo difficile in certi casi che vengono giudicati, forse, secondari ma che non credo debbano essere trascurati. Le risposte, poi, le abbiamo chieste anche al ministero dei trasporti, ma fino ad oggi tutto tace su entrambi i fronti.- ed aggiunge Pregliasco – Abbiamo già in programma una manifestazione che si svolgerà a Roma il 3 Aprile dove intendiamo far sentire la nostra voce ed ottenere risposte non solo per noi ma volontari ma anche per tutti coloro che quotidianamente soccorriamo e cerchiamo di aiutare

Mara Cacace