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Politica | 12 marzo 2014, 16:15

Sequestro Tirreno Power, Sel ed Alleanza Italia chiedono lo stop all'utilizzo di carbone

"Chiediamo ai lavoratori della Centrale Termoelettrica di unirsi alla nostra richiesta di completa metanizzazione dell'impianto termoelettrico di Vado L. con le più moderne tecniche che riducano al minimo l'inquinamento ed utilizzino l'acqua di raffreddamento per tele riscaldamento"

Sequestro Tirreno Power, Sel ed Alleanza Italia chiedono lo stop all'utilizzo di carbone

 

Continuano le reazioni nel mondo politico savonese dopo ieri la che la Procura ha posto sotto sequestro la centrale Tirreno Power di Vado Ligure, bloccando di fatto l’attività.

La Centrale Termoelettrica, sottolineano Giampiero Aschiero e Salvatore Salvai di Alleanza per l’Italia, si trova tra i palazzi e le case di Vado L. e Quiliano, nell'area urbana Savonese che conta oltre 100.000 residenti”.

La produzione di energia può continuare utilizzando il gruppo che usa come combustibile il metano: è una grandissima opportunità che permetterà di far capire che l'impianto può essere riqualificato e completamente metanizzato. Continuare a produrre energia a Vado L. con il carbone potrebbe mette a rischi centinaia di posti di lavoro nel settore turistico, commerciale, artigianale, agricolo ed ittico, far aumentare la spesa sanitaria e le malattie nella nostra Provincia”.

Chiediamo ai lavoratori della Centrale Termoelettrica di Vado L. di unirsi alla nostra richiesta di completa metanizzazione dell'impianto termoelettrico di Vado L. con le più moderne tecniche che riducano al minimo l'inquinamento ed utilizzino l'acqua di raffreddamento per tele riscaldamento. Ciò per dare una prospettiva positiva alla loro occupazione e al territorio Savonese”, concludono Aschiero e Salvai.

Dello stesso avviso Sel, che ritiene necessaria il ritiro dell’autorizzazione regionale al raddoppio della produzione di energia a carbone.

"Il sequestro giudiziario della Tirreno Power è una sconfitta della politica - dichiarano Angelo Chiaramonte, segretario regionale di Sel e Elvio Tarditi, segretario provinciale Sel Savona - ora bisognerà verificare se sarà possibile adeguare gli impianti come richiesto dalla magistratura, con le migliori tecnologie per tutelare salute e ambiente avendo anche la massima attenzione per la salvaguardia dei posti di lavoro".

Stefano Quaranta già la settimana scorsa aveva presentato un'interrogazione dove chiedeva al governo  di rivedere l'autorizzazione di ampliamento della centrale di Vado, visto gli allarmanti dati sanitari, domani presenterà una nuova interrogazione alla Camera dove chiederà al governo la massima attenzione per i posti di lavoro. "Non possono essere sempre i lavoratori a pagare le inadempienze del management", aggiunge il deputato Sel alla Camera.

 

C.G.

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