Attualità - 06 marzo 2014, 19:15

Vivere Vado continua la sua campagna si sensibilizzazione sul tema Maersk

“L’opera segnerà la vita di Vado per i prossimi 100 anni, e sarà inamovibile. È invasiva rispetto all’estensione e alla vicinanza dell’abitato di Vado Ligure, e al fatto che un porto, se funziona, ha fame di spazi a terra.”

Vivere Vado continua la sua campagna sul tema Maersk

“L’opera segnerà la vita di Vado per i prossimi 100 anni, e sarà inamovibile. È  invasiva rispetto all’estensione e alla vicinanza dell’abitato di Vado Ligure, e al fatto che un porto, se funziona, ha fame di spazi a terra.”

Così esordiscono i membri di “Vivere Vado” contro la piattaforma cercando in ogni modo di rendere note le loro considerazioni anche attraverso volantini distribuiti ai cittadini.

Inoltre non si crede alle promesse occupazionali fatte e si ribadisce anzi quanto affermato nei giorni scorsi e cioè “

Persino la crisi economica, che avrebbe potuto far riconsiderare la piattaforma come una concreta occasione di lavoro, non riesce a rendere credibile il numero di occupati previsto. Numero su cui non sono d’accordo nemmeno i diretti interessati”

Altro argomento di forte preoccupazione è l’ impatto sul paesaggio. L’opera, infatti, occuperà  gran parte dell’intero golfo di Vado e determinerà un grosso inquinamento atmosferico , acustico e marino.

Oltre ai numerevoli disagi, si afferma poi che le varianti e le modifiche apportate al progetto iniziale sono state oltretutto peggiorative infatti comportano dragaggio dei fondali; l’altezza del piano operativo della piattaforma è passata da m. 2,50 a m. 4,50 s.l.m.; il sottopasso è stato sostituito da un sovrappasso; il riempimento, in origine limitato al radicamento a terra, ha raggiunto il 60% della superfi cie.

rg