Attualità - 25 febbraio 2014, 08:11

Il calcio vero è quello dilettantistico? Se è così allora non ci piace

Un clima sempre più esasperato si sta propagando per i campi della provincia

Sono passate poco più di ventiquattro ore dall'increscioso episodio di Camporosso ai danni dell'arbitro Bonavita.

Molte parole sono state dette e come sempre abbiamo dato voce a tutte le parti in causa, indipendentemente dai concetti espressi.

Ognuno si sarà fatto logicamente un'idea dell'accaduto: ciò che però in particolar modo rattrista è la cappa sempre più pesante che negli ultimi mesi ha avvolto il calcio dilettantistico.

Società in dissesto finanziario, cattivi comportamenti e atteggiamenti troppe volte poco concilianti rischiano di cancellare lo sforzo che ogni giorno tanti volontari mettono in atto impiegando in buona fede il proprio tempo e spesso anche le proprie risorse economiche. Il fatto di Camporosso non è purtroppo una novità, ieri pomeriggio dopo Borgio Verezzi - S. Stefano il direttore di gara ha dovuto abbandonare l'impianto borgese dopo l'arrivo della Forza Pubblica, un triste clichè già visto parecchie volte da quando la stagione dilettantistica ha preso il via, mentre Carabinieri e Polizia avrebbero compiti ben più alti da assolvere che sedare risse prive di senso in giro per la provincia.

Più di una volta abbiamo sentito dire che il calcio "vero", quello autentico, si respira nei campi dilettantistici e non nei patinati stadi della Serie A: ecco, se è questo è il calcio "vero", a noi così non piace.

Lorenzo Tortarolo - Caporedattore Svsport.it