Giovedì alle ore 18 nella Sala Rossa del Comune di Savona si svolgerà l'incontro sul “Il dramma dei sopravvissuti” e la difficile riconquista di una vita normale e dignitosa degli ex deportati nei campi di sterminio nazisti.
La relazione sarà a cura del dott. Antonio Maria Ferro Specialista in Neurologia e in Psichiatria, Direttore Scientifico Centro Regionale disturbi dell'adolescenza e dell'alimentazione presso Ospedale S. Corona, come moderatrice vedremo la docente Gloria Bardi.
"Quando finalmente i Lager nazisti vennero liberati nel 1945, la liberazione concreta dei sopravvissuti non coincise con la liberazione della persona: il rientro a casa, il bisogno di ristabilire i contatti con il mondo, la necessità di essere come gli altri e di essere accettati dagli altri sono state le tappe di un lungo cammino verso la riconquista della propria personalità e dignità. Dominati per anni da un enorme edificio di violenza e minaccia, gli ex deportati percepirono, una volta liberati, di essere stati derubati della propria identità: la prigionia aveva trasformato i pensieri e i desideri, tutto si riconduceva ai bisogni primari di sopravvivenza; le violenze e le percosse subite avevano condotto ad una condizione di appiattimento; il contatto quotidiano con la morte aveva indotto per difesa a non provare più nessuna emozione. A sentirsi "sopravvissuti".
Come afferma Primo Levi “la condizione di offeso non esclude la colpa” e, infatti, a liberazione avvenuta emerge l’inadeguatezza e un senso di indegnità per essere vivo al posto di un altro. Ancora oggi il fatto di essere tra i pochissimi che si sono salvati, quando milioni di altri hanno trovato la morte, sembra comportare uno speciale obbligo morale a giustificare la propria fortuna e la propria esistenza, raccontando la loro esperienza nei Lager.
L'Aned dopo aver intensamente lavorato per dare voce a coloro che sono morti nei campi di sterminio nazisti, vuole richiamare l'attenzione su coloro che con la loro testimonianza hanno impedito che la pagina della spietata ideologia nazifascista cadesse nell'oblio.