Attualità - 13 febbraio 2014, 08:30

Savona, oggi in Sala Rossa incontro “Il dramma dei sopravvissuti”

L'iniziativa si propone di affrontare la difficile tematica della riconquista di una vita normale e dignitosa degli ex deportati nei campi di sterminio nazisti

Giovedì  alle ore 18 nella Sala Rossa del Comune di Savona si svolgerà l'incontro sul “Il dramma dei sopravvissuti” e la difficile riconquista di una vita normale e dignitosa degli ex deportati nei campi di sterminio nazisti.
La relazione sarà a cura del dott. Antonio Maria Ferro Specialista in Neurologia e in Psichiatria, Direttore Scientifico Centro Regionale disturbi dell'adolescenza e dell'alimentazione presso Ospedale S. Corona, come moderatrice vedremo  la docente Gloria Bardi.

"Quando finalmente i Lager nazisti vennero liberati nel 1945, la liberazione concreta dei sopravvissuti non coincise con la liberazione della persona: il rientro a casa, il bisogno di ristabilire i contatti con il mondo, la necessità di essere come gli altri e di essere accettati dagli altri sono state le tappe di un lungo cammino verso la riconquista della propria personalità e dignità. Dominati per anni da un enorme edificio di violenza e minaccia, gli ex deportati percepirono, una volta liberati, di essere stati derubati della propria identità: la prigionia aveva trasformato i pensieri e i desideri, tutto si riconduceva ai bisogni primari di sopravvivenza; le violenze e le percosse subite avevano condotto ad una condizione di appiattimento; il contatto quotidiano con la morte aveva indotto per difesa a non provare più nessuna emozione. A sentirsi "sopravvissuti".

Come afferma Primo Levi “la condizione di offeso non esclude la colpa” e, infatti, a liberazione avvenuta emerge l’inadeguatezza e un senso di indegnità per essere vivo al posto di un altro. Ancora oggi il fatto di essere tra i pochissimi che si sono salvati, quando milioni di altri hanno trovato la morte, sembra comportare uno speciale obbligo morale a giustificare la propria fortuna e la propria esistenza, raccontando la loro esperienza nei Lager.

L'Aned dopo aver intensamente lavorato per dare voce a coloro che sono morti nei campi di sterminio nazisti, vuole richiamare l'attenzione su coloro che con la loro testimonianza hanno impedito che la pagina della spietata ideologia nazifascista cadesse nell'oblio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

c.s.