Politica - 27 gennaio 2014, 15:46

Violenza sugli uomini: a Savona nasce "Ascoltami Aiutami"

L' associazione Papà Separati Liguria lancia l'allarme: in Regione oltre 50mila uomini altrattati dalle proprie compagne

"La violenza non ha confini, ma soprattutto non ha sesso. La violenza si deve combattere, sia che questa venga perpetrata ai danni di una donna, di un uomo, di un bambino o di qualsiasi altro essere vivente, insomma bisogna educare le nuove generazioni al rispetto per la vita e per la persona".
L'associazione Padri Separati lancia un allarme a fronte dei dati allarmanti che coinvolgono oltre 50.000 uomini in Liguria che vengono maltrattati dalle proprie compagne di cui solo una minima percentuale viene denunciata, questo dato è in aumento che rispecchia i dati nazionali e si sviluppa generalmente in famiglia.
L' uomo non è tutelato: se vittima di violenza ( in questo esempio fisica), ha timore di recarsi al Pronto Soccorso, per paura del giudizio degli altri, per paura di essere deriso e questo fa sì che i casi di violenza sugli uomini compaiano solo in minima parte nelle statistiche.
I maltrattamenti psicologici sono al 60% e sono i peggiori specie se si usano i figli per tali maltrattamenti, matrimoni forzati (fenomeno riscontrato maggiormente al sud) e commenti poco piacevoli sui rapporti intimi. Le istituzioni pubbliche non sono sufficientemente implicate in questi fenomeni, come pure non esistono o ve ne sono in minima quantità di associazioni che si preoccupano del problema.

Però come si evince dalla tesi di laurea contenuta nel libro di Glenda Mancini, esistono e sono documentati dati che non sempre e solo gli uomini sono violenti, ma esiste una violenza molto più sottile e crudele che può sfociare in violenza fisica da parte delle donne: questa violenza si acutizza e raggiunge livelli elevati quando l'ex moglie, fidanzata e/o compagna, viene a conoscenza della nuova vita e della nuova compagna dell'ex con episodi che ci fanno sorridere quando leggiamo le barzellette : piatti in testa, mattarelli e così via, ma che poi in realtà sono reali e meno allegri.
"A tutela della donna esistono vari centri e strutture ove le donne che subiscono violenza possono rivolgersi, centri antiviolenza dove essere ascoltate essere protette, residenze protette e case adatte dove poter abitare in questa fase della loro vita.......e per l'uomo? No per l'uomo no, se poi è un padre ancora meno. Non importa se questo non ha più una casa e nel migliore dei casi ha ancora un'auto dove rifugiarsi, non ha più un posto dove andare a pranzo o cena , non ha più i soldi sufficienti per sopravvivere ma gli si toglie tutto anche la dignità! Anche quest'uomo come una donna è stato violentato, violentato della sua dignità, della sua vita, ma soprattutto non ha nemmeno più la gioia di vedere i figli con regolarità, ma con il cronometro perchè così è stato deciso dai giudici che ribadiscono ogni volta la frase “ …..è stato sentenziato questo per il bene supremo dei minori....”, ma questo bene supremo è sempre e solo crescere con la figura di entrambi i genitori, i bambini non sono la causa dei problemi dei genitori!"
A questo proposito, l’ Associazione Papà Separati Liguria anche se non ha a disposizione uno sportello pubblico ove chi è in difficoltà possa rivolgersi,  ha istituito già da 5 anni un numero di cellulare 3336956952 “ Pronto Genitori” a cui i genitori possono rivolgersi in caso di problemi, genitori che stanno per separarsi e che vogliono realmente il bene del minore.
Esiste un movimento femminile per la parità genitoriale l'M.F.P.G con sede centrale a Milano e con la presidentessa Adriana Tisselli stiamo valutando l'idea di creare un punto anche a Savona, naturalmente aperto a tutti.
Un'altra iniziativa che invece è nata in questi giorni è il C.A.s.Per. Centro Antiviolenza sulla Persona, qualsiasi persona, qualsiasi essere umano che in qualsiasi caso subisce una violenza, questo centro si avvale di tecnici, avvocati, psicologi che aiuteranno in questa impresa. Il Centro ha una sede legale, ma non ancora una sede ove poter accogliere chi avesse necessità di ascolto e di aiuto, per il momento ha solo un numero di cellulare 3382295037 “Ascoltami, aiutami”, momentaneamente si potranno ricevere la persone nella sede di Via Crispi ex 1° Circoscrizione nel quartiere di Lavagnola nei giorni di Lunedì / Giovedì dalle 20,30.
Aiutare ad aiutare le persone ed i figli a crescere in modo migliore e senza violenza.

r.g.