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Savona | 20 gennaio 2014, 19:02

Savona, verifiche sullo stato di avanzamento del progetto di rivalutazione degli Antichi Mestieri

Formento e Rossetti: "Necessari seri investimenti nazionali per l’edilizia pubblica"

Savona, verifiche sullo stato di avanzamento del progetto di rivalutazione degli Antichi Mestieri

Questa mattina l’Ente Scuola Edile della provincia di Savona ha ricevuto la visita dell’Assessore regionale Pippo Rossetti, in occasione di un tour di verifiche dello stato di avanzamento del progetto di rivalutazione degli antichi mestieri.

A tale progetto - concretizzato con una serie di corsi cofinanziati da Fondo Sociale Europeo, Regione Liguria e le quattro province liguri, l’Ente Scuola Edile ha partecipato organizzando un corso di costruzione muretti a secco rivolto a disoccupati.

Tale professione, la cui origine si perde nella notte dei tempi, si rivela essere sempre più necessaria sia per la carenza di manutenzione fatta ai terrazzamenti (a causa della scarsità di lavoratori competenti), sia per le leggi e regolamenti che obbligano a realizzare manufatti in pietra a secco vietando l’utilizzo di cementi armati ed altro.

Ad accogliere l’assessore erano presenti Alberto Formento, Andrea Luvarà e Antonio Miglio rispettivamente Presidente, Vice Presidente e Direttore della Scuola Edile, oltre a Samuela Vinai Presidente dei Giovani Imprenditori Edili di ANCE Savona. L’Assessore ha avuto modo di visitare il cantiere (situato dietro la Scuola) in cui gli allievi del corso stanno mettendo in pratica quanto appreso in aula costruendo un muro di contenimento ad un terrazzamento adiacente la strada. L’assessore si è complimentato per il buon risultato conseguito ed ha proseguito poi la visita alle strutture dell’Ente apprezzando in particolar modo il modello di lavoro e la qualità dell’insegnamento impartito, visibile nei laboratori dal livello elevato dei manufatti realizzati dagli allievi.

Il progetto di formazione legato agli Antichi Mestieri è stato voluto dalla Regione Liguria per rilanciare una serie di attività che sono a forte rischio estinzione o per le quali si fatica a trovare professionisti qualificati. Non è un caso che in un periodo di crisi economica come quella che stiamo attraversando si riscoprano attività e professioni legate, ad esempio, alla manutenzione e riparazione dell’esistente, quali la sartoria, la muratura a secco ecc.

"In questo periodo di crisi, nonostante i buoni risultati e l’impegno degli allievi resta sempre presente l’incognita occupazionale dal momento che non è più sufficiente avere una ottima professionalità, né che ci sia bisogno di quella professionalità medesima: nel momento in cui il denaro scarseggia, le priorità cambiano e molti lavori pur utili e necessari vengono posti in secondo piano o rimandati, con forti ripercussioni sull’occupazione."

Il Presidente Formento ha evidenziato da un lato la non sufficienza delle agevolazioni per ristrutturazione dell’edilizia privata e dall’altro lo stato di evidente fatiscenza in cui gravano molti edifici pubblici, primi tra tutti scuole e impianti sportivi.

“La mancanza di volontà di investire nell’esistente e il continuo inseguimento di obiettivi di difficile realizzazione e sulla cui utilità non c’è unanime accordo rischiano di distogliere l’attenzione dai reali bisogni della nostra comunità. Strutture scolastiche fatiscenti, impianti sportivi che necessitano di manutenzione ordinaria e straordinaria, stabili di pubblica utilità che rischiano ogni giorno di perdere l’agibilità sono gli obiettivi verso cui devono essere indirizzati gli investimenti. Ristrutturare l’esistente non solo permetterebbe di riportare all’utilizzo pubblico strutture che rischiano di andare in rovina, ma consentirebbe alle aziende di respirare un poco dopo aver trattenuto il fiato per anni a causa della crisi e, di conseguenza, mantenere e creare posti di lavoro.

La scarsità di investimenti e l’attenzione esclusiva al massimo ribasso, hanno inoltre portato a una frammentazione del lavoro, ad una caduta del livello qualitativo dello stesso e a difficoltà sempre maggiori nell’applicare le norme di sicurezza nei cantieri, nonostante l’incessante opera che la Scuola Edile svolge in questo settore.”

Concorde con questo pensiero è l’opinione dell’Assessore Rossetti che ha sottolineato come sia necessaria una politica nazionale rivolta verso la manutenzione, la ristrutturazione e l’utilizzazione dell’esistente, specie in una terra come la Liguria che non prevede molti spazi per nuova edilizia. “E’ necessario a livello nazionale uno spostamento di risorse finalizzato al miglioramento dell’esistente sia in termini di edilizia che di infrastrutture. Solo un investimento pubblico di diversi miliardi di euro può consentire al settore edile di uscire dalla crisi, creando posti di lavoro, ma contribuendo anche in maniera determinante allo sviluppo di altri settori per noi di vitale importanza quali il turismo.  Infatti non si può pensare di riuscire a incentivare il turismo se strutture e infrastrutture non sono quantitativamente e qualitativamente attraenti.”

 

 

c.s.

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