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Al Direttore | 13 novembre 2013, 07:42

Lettera al direttore, Enzo: "Caccia sospesa dopo che abbiamo fatto acquisti e pianificato ferie"

Poi l'accusa agli ambientalisti: "I cacciatori amano la natura, quando c'è un incendio o bisogna pulire i sentieri ci sono i cacciatori ma non gli ambientalisti"

Lettera al direttore, Enzo: "Caccia sospesa dopo che abbiamo fatto acquisti e pianificato ferie"

Mi chiamo Enzo e sono un appassionato dell' attività venatoria, associato della Federcaccia da circa 40 anni e ho deciso di esternare il mio pensiero, o per meglio dire la mia delusione, su quanto sta accadendo in Liguria.

Forse chi non ha dimestichezza con la caccia non si è neppure posto il problema e ritiene che queste siano problematiche che riguardano solo pochi, pertanto vorrei porre all'attenzione di tutti alcune domande.

È serio, secondo voi, ad attività iniziata, dopo che sono stati versati, come stabilito dalla legge, circa 500 euro, compiuti importanti acquisti e, magari, aver pianificato le ferie apprendere da dai tg regionali e dalla stampa che la caccia è sospesa? Come è possibile che solo a settembre, dopo sette mesi di sospensione dell'attività venatoria ci si renda conto di alcuni problemi? Mi chiedo allora che funzione hanno la federazione e la Regione, se la prima non comunica con i suoi associati e la seconda in tutto questo tempo non ha fatto nulla? Si preoccuperanno di rimborsare ai tesserati i giorni di caccia non goduti? Ma nelle altre Regioni cosa sta accadendo? 

Per non parlare poi degli obblighi che sono stati imposti, come quello delle cartucce monolitiche per cacciare gli ungulati. Sembra che nessuno abbia pensato alla pericolosità di questi proiettili, che utilizzati su fucili con canne non predisposte possono causare lo scoppio del fucile. E vera e giusta la preoccupazione per l'avvelenamento da piombo causata dalle altre cartucce, però quelle trovate fin'ora non mi sembrano delle soluzioni: prima permettete che i cacciatori acquistino le cartucce (60 euro per una scatola da 20) e poi di punto in bianco viene detto che queste non vanno più bene e che occorre sostituirle... non poteva essere più intelligente togliere dal commercio le cartucce al piombo, ma stabilire un lasso di tempo entro il quale smaltire quelle in possesso? Mi viene da pensare che ancora una volta sia una questione di danaro e di interessi.

In ultimo vorrei dire qualcosa anche agli ambientalisti: vi sono riconoscente per il fatto che vi preoccupiate così tanto della salute di noi cacciatori e se avete proprio tanto a cuore questo problema vi faccio una proposta: noi vi portiamo i fucili e le cartucce non idonee e voi ce le sostituite con quelle appropriate. Altrimenti devo pensare che quando si vuole ostacolare una passione, si gioca sporco.

E poi imparate anche a riconoscere i meriti di chi si dedica alla caccia, perché posso assicurare che i cacciatori sono amanti della natura e dei boschi, infatti quando c'è un incendio o ci sono da pulire i viottoli nei boschi delle mia regione mi capita di vedere molti cacciatori, ma fatico a scorgere un ambientalista!!!

Enzo

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