Politica - 09 novembre 2013, 14:00

Discarica per inerti in località Pian del Melo: interpellanza di Noi per Savona in consiglio comunale

Le preoccupazioni della Pongiglione: “Fare luce sulle ripercussioni che la discarica avrebbe nell’area boscosa. Il sindaco non può esimersi dal prendere posizione”

Daniela Pongiglione

Sopra san Bartolomeo del Bosco, nell’alta valle del Letimbro, sorge la Riserva Naturalistica dell’Adelasia, un’area florida e protetta, cuore del patrimonio paesaggistico savonese. Con la foresta demaniale regionale di Cadibona, costituisce una corona ininterrotta che si estende intorno alla città come un polmone verde.

Da circa un anno oramai si parla dell’ipotetica apertura di una discarica per inerti in località Pian del Melo nel territorio del Comune di Savona (sotto a Naso di Gatto) che, proposta da un privato, vorrebbe ospitare detriti e scarti provenienti da demolizioni edilizie. Tenendo conto delle ripercussioni che una discarica potrebbe avere nell’entroterra della città, si è creato un dibattito (soprattutto tra le associazioni ambientaliste come Italia Nostra, Consulta Comunale, WWF) attorno ad un progetto la cui approvazione o negazione è di competenza della Provincia. Con un’interpellanza presentata durante lo scorso Consiglio Comunale, Daniela Pongiglione di Noi per Savona-Verdi, ha sollecitato la Giunta a fare chiarezza sulla posizione politica dell’amministrazione riguardo il problema. In particolare, la Pongiglione ha interpellato direttamente il sindaco Federico Berruti sulla questione che ha preferito delegare l’assessore competente in materia, Jorg Costantino.

Date le indiscutibili ripercussioni negative che può provocare una discarica del genere sul territorio, mi ritengo preoccupata per la mancanza di posizione del sindaco nei confronti di questo argomento anche se la materia è trattata dalla Provincia – ha affermato la consigliera - Il bosco è infatti un territorio di grandissima importanza, non solo paesaggista ma anche storico-economica. Nei secoli scorsi fu caratterizzato da un’intensa attività agricola e commerciale con l’insediamento di 50 masserie. Il pregio del bosco è di essere ininterrotto, si configura infatti come una corona intorno alla città e la presenza di alcune zone trascurate non deve giustificare la loro definitiva devastazione con una discarica. L’amministrazione non può esimersi dalla responsabilità di esprimersi e adottare una posizione politica”.

Il bosco nel quale si vuole costruire la discarica confina con l’Adelasia e la foresta demaniale regionale di Cadibona, entrambi considerati Siti di Interesse Comunale (SIC), inoltre la zona è considerata dal Piano Paesaggistico della Regione “Area di non Insediamento di Mantenimento” (ANIMA).

In Consiglio “la Giunta non si è espressa su questa richiesta di parere – ha risposto l’assessore Costantino – e non si è espressa la Provincia, dove la pratica è ancora ferma. Io e il sindaco abbiamo comunque visitato l’area”.

Attualmente sarebbero previsti 2 settori, uno riservato agli inerti, l’altro ai rifiuti “non pericolosi” provenienti da scavi e demolizioni di palazzi. I materiali proverrebbero dall’Aurelia Bis e dai futuri lavori del Crescent 2 e del progetto costruttivo di Binario Blu (silos tra il torrente Letimbro e il Palazzo di Giustizia). “La stessa relazione del committente giustificherebbe la discarica per esigenze sovracomunali, relativo allo sviluppo urbanistico previsto nel PUC di Savona – afferma Daniela Pongiglione – inoltre le relazioni tecniche del geologo e del dottore naturalista risultano superficiali, viene sottovalutata infatti la dimensione idrogeologica e naturalistica. L’area interessa tutto il bacino, non solo il sito e si trova vicino alle sorgenti del Letimbro. Nel progetto è prevista anche una stazione per il lavaggio delle ruote dei camion da materiale ipoteticamente inquinante – continua – Sono calcolati 15 autocarri al giorno che dovranno percorrere un’area senza traffico sul crinale fino a 700 metri”.

Il parco dell'Adelasia

Debora Geido