Attualità - 09 novembre 2013, 15:53

La Regione decuplica la tassa sui canoni demaniali, i Bagni Marini: "Decisione ingiusta, incoerente ed inopportuna"

Tassa alzata dal 10% al 100% del canone, Enrico Schiappapietra sbotta: "Ci fanno pagare in canone due volte. Nessun'altra regione italiana supera il 20%"

Enrico Schiappapietra

"Ingiusta, incoerente ed inopportuna". Sono questi i termini con cui Enrico Schiappapietra, rappresentante savonese dei Bagni Marini, definisce la delibera di giunta della Regione Liguria di aumentare la tassazione sui canoni demaniali dal 10 al 100%.

"E' una cosa mai vista in Italia. La maggior parte delle regioni hanno la tassa regionale fissata al 10%, qualcuna al 20. Qui si parla di decuplicare la tassa, è incredibile", prosegue Schiappapietra. Si contiene, ma la rabbia e l'incredulità sotto la coltre del ruolo istituzionale sono evidenti. "Siamo rimasti stupefatti e sorpresi. In un momento di difficoltà economica una tassa regionale viene moltiplicata 10 volte. Per quanto possa essere difficile la situazione dei conti regionali, mi sembra uno sproposito".

Incredibile, ingestibile, dirompente. Un abbaglio. Gli aggettivi negativi si susseguono senza sosta nello sfogo di Schiappapietra. "E' come pagare il canone due volte, una allo stato e una alla regione. Saltano tutti i piani aziendali, i calcoli che ogni gestore fa euro su euro per 'starci dentro'. Se questa è la politica turistica della regione...", dice sconsolato.

E oltretutto ciò accade mentre a livello nazionale si parla di intervenire sugli stabilimenti balneari a 360 gradi, discutendo quindi anche del rinnovo delle concessioni e dell'eventuale aumento dei canoni. "Immaginate cosa potrebbe accadere: un bagno che oggi pagava 20.000 euro di canone ne versava altri 2.000 alla regione: 22.000 euro l'anno. Se a livello nazionale raddoppiassero i canoni, e la Regione confermasse una tassa del 100%, l'anno prossimo lo stesso bagno ne spenderebbe 40.000 di canone e 40.000 di tassa. 80.000 euro, 4 volte tanto. Come si può pensare che quel bagno sopravviva?".

Una decisione ancora più sorprendente, dice Schiappapietra, perché la Regione Liguria è storicamente stata sempre vicina alla categoria. Dopo la dichiarazione di Pippo Rossetti, che ha annunciato di aspettarsi dal provvedimento un introito dai 6 ai 9 milioni di euro l'anno, sia Melgrati che Scajola hanno assunto prese di posizione durissime. Melgrati ha direttamente accusato Rossetti di "non sapere di cosa sta parlando".

Schiappapietra, che nella vita fa l'assessore al Turismo a Varazze e gestisce i bagni Olimpia di Savona, non contesta la cifra indicata da Rossetti, "anche se quei conti sono tutti da dimostrare: io sono convinto che il vero introito superi di parecchio i 10 milioni". Il j'accuse riguarda piuttosto la scelta strategica di colpire così duramente una categoria specifica: "Fossero davvero anche solo 9 milioni, si tratta di soldi prelevati ogni anno da una sola categoria. Forse siamo il bancomat della Regione - commenta amaro - d'altronde ci stiamo abituando: negli ultimi due anni ci hanno già raddoppiato sia IMU che TARES...".

Ma non staremo fermi, annuncia il rappresentante dei Bagni Marini. E' già partito un preavviso di mobilitazione generale: e se la Regione non ritirerà il provvedimento che qualcuno già chiama "da 10 a 100", siamo pronti a mettere in campo ogni forma di protesta possibile, dice. "Ne va della sopravvivenza dei bagni. E meno male che la linea politica è di rendere la Liguria sempre più turistica".

Andrea Chiovelli