Ricorsi contro la caccia, Buschiazzo: "Un balletto incomprensibile"

"Un balletto che non ci agevola". Sbotta Daniele Buschiazzo, sindaco di Sassello, dopo l'ennesimo ricorso ambientalista contro il calendario venatorio approvato dalla Regione.

Si tratta del terzo calendario approvato, dopo gli stop provocati dai primi esposti nei giorni scorsi. Blocchi alla caccia che avevano anche scatenato la reazione di Francesco Bruzzone: il leghista aveva "occupato" il consiglio regionale, rimanendo all'interno anche per dormire per più di tre giorni.

Ed ora il nuovo ricorso, per una querelle che rischia di trascinarsi ancora a lungo. Il primo cittadino di Sassello si fa sentire: "Ritengo si sia un po' ecceduto rispetto a quello che potevano essere delle giuste rivendicazioni".

Noi non viviamo di soli funghi e amaretti, spiega Buschiazzo. La caccia per Sassello è importante: "Innanzitutto è una fonte di turismo, e quindi anche di sostentamento. Oltre a ciò, le squadre venatorie contribuiscono a tenere in ordine il territorio, pulendo i sentieri. Questi stop non ci hanno certo giovato".

Buschiazzo difende l'operato della Regione: "Il calendario era buono, le scostanze dal parere dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ndr) erano minime, e credo anche motivate da un punto di vista scientifico. Quindi abbiamo compreso poco le motivazioni dei ricorsi. Oltretutto sono arrivati molto tardi rispetto a quelle che erano le nidificazioni di queste specie avicole. Si fatica a comprendere la ragione di tutta questo. Penso che la Briano abbia lavorato bene, riuscendo a far riaprire la caccia il più velocemente possibile".

Poi il nuovo ricorso di lunedì sera: e la lotta tra fucili e carte bollate prosegue.