Otto serrande abbassate, otto vetrine vuote, otto cartelli di affittasi e vendesi, il tutto in poche centinaia di metri, in via Buragine, che poi diventa via Cavour, a Loano, pieno centro storico.
La via infatti è quella centrale, non una strada periferica, quella, per i non loanesi, che dall’orologio si diparte in direzione Finale Ligure. Nell’ultimo anno hanno chiuso rispettivamente due negozi di abbigliamento, uno di fumetti, giochi elettronici e card, una gioielleria che si è spostata nei locali di fronte dove ha chiuso un'altra attività commerciale, un’agenzia scommesse che si è trasferita in un’altra parte della città e altri due negozi, per un totale di otto. L’ultimo ha tirare giù le serrande è un negozio di vestiti, che cesserà definitivamente l’attività il 31 dicembre 2013, e che fino alle fine dell’anno propone sconti del 20% sulla merce oggetto di vendita promozionale. Macchina fotografica alla mano abbiamo documentato questa triste situazione
I motivi? Sempre gli stessi, verrebbe da dire. La crisi, che ha diminuito i consumi delle famiglie, e di conseguenze il fatturato delle attività commerciali. E se scende il guadagno diventa sempre più difficile ogni mese tirare fuori i soldi dell’affitto, che come ci spiega un commerciante, è abbastanza elevato:”Per un locale di piccole dimensioni chiedono sui 1.100 euro al mese, che possono arrivare fino a 2.500 per uno di grandi. I prezzi sono questi e anche con la crisi non scendono”.
E mentre mi dirigo a prendere la macchina, a pochi metri dalla via centrale e dal Comune, ecco che vedo un altro negozio chiuso, con su scritto affittasi. Nove attività, nove sogni e nove speranze, forse infrante, che non ci sono più.