I dati e i monitoraggi ci danno ragione. Questa, in estrema sintesi, la linea di difesa di Tirreno Power, che prova a difendersi dalle accuse che, nelle ultime settimane, si sono fatte sempre più dure e circostanziate, con esposti, indagini e perizie tese a dimostrare il rapporto tra l'operato dell'azienda e le morti per tumore nel territorio vadese e savonese.
Cifre alla mano, il colosso energetico sostiene che l'aria nella Zona 2 (quella savonese) rispetterebbe i valori limite, al contrario di altre zone del territorio ligure. Secondo Tirreno Power, quindi, l'inquinamento a Vado non sarebbe particolarmente elevato, discolpando di fatto l'azienda dall'accusa di essere responsabile dei quasi 1000 morti di cancro che gli attivisti le attribuiscono.
Di seguito il comunicato integrale.
Nel corso di queste settimane si è parlato molto della Centrale di Vado Ligure.
Tirreno Power comprende le preoccupazioni nate dalla diffusione di notizie che, per quanto significative dal punto di vista personale, non possono identificare situazioni complesse e articolate proprie di un’intera area territoriale né tanto meno essere imputate agli impianti della Società.
Più in generale, l’attribuzione alla Centrale termoelettrica vadese di gravi responsabilità sulla base di presunte indiscrezioni va rigettata con decisione; pur assegnando infatti, grande rilvanza ai temi ambientali e della salute, Tirreno Power conferisce un significato diverso alle accuse di una parte dell’ambientalismo più radicale che contesta esclusivamente e con campagne particolarmente aggressive una realtà produttiva che dal 2003 è impegnata costantemente in processi di crescente ambientalizzazione come richiesto dalla normative italiana e della UE. Nello specifico, dai dati disponibili sulla qualità dell’aria in provincia di Savona - monitoraggi eseguiti dagli enti preposti e riportati nel documento ARPAL ‘Valutazione annuale della qualità dell’aria – Anno 2011’, emerge per la Zona 2 Savonese il rispetto dei valori limite, differentemente da altre zone del territorio ligure in cui sono presenti alcune criticità. L’esito di tali valutazioni è inviato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per il successivo inoltro alla Comunità Europea.
L’impianto di Vado Ligure inoltre, rende disponibili agli enti locali e a quelli deputati al controllo, 365 giorni l’anno e in tempo reale, i dati delle emissioni, nel rispetto delle rigorose procedure previste dalle certificazioni internazionali EMAS (Eco Management e Auditing Scheme) e OHSAS (Occupational Health and Safety Assessment Series)
La confortante qualità dell’aria sul territorio è confermata in diversi studi, realizzati anche da alcune associazioni ambientaliste. Dal Rapporto sulla qualità ambientale dei capoluoghi di provincia “Ecosistema Urbano 2012”, redatto da Legambiente e riferito ai dati rilevati nel 2011, ad esempio si evince che Savona è al decimo posto per qualità ambientale.
Spazio di approfondimento su:
Regione Liguria | Valutazione annuale della qualità dell’aria 2011
www.ambienteinliguria.it/eco3/DTS_GENERALE/20121113/valut2011.pdf
Legambiente | Ecosistema Urbano 2012
www.legambiente.it/sites/default/files/docs/eu2012_senza_schede_citta.pdf