CGIL Informa - 25 settembre 2013, 15:00

Nautica: Cantieri Rodriguez; Lazzari: "L'Azienda non può sbarazzarsi dei lavoratori"

Il segretario generale di Fiom CGIL:"Ora che non si può più contare sulla cassa in deroga, l'azienda ha il dovere di farsi carico delle condizioni dei lavoratori che possono anche valutare di andare a lavorare a Sarzana, ma per un periodo limitato di tempo"

Alberto Lazzari

Alberto Lazzari

Il Segretario generale di Fiom CGIL Savona, Alberto Lazzari, interviene sulla situazione dei cantieri Rodriquez di Pietra Ligure.
                                                    

"L'azienda ha ribadito la volontà di chiudere la unità produttiva di Pietra Ligure e trasferire i lavoratori a Sarzana o procedere al licenziamento delle maestranze, previo l'impegno alla riassunzione nel cantiere previsto dal progetto di riqualificazione dell'area.


Siamo quindi tornati alla posizione già espressa nell'incontro del 3 settembre, mentre è andata in fumo la mediazione proposta dall'assessore Vesco, una settimana fa, che toglieva dal tavolo la chiusura e apriva la discussione su un impiego temporaneo delle maestranze in trasferta a Sarzana.


Per i lavoratori la soluzione di Sarzana è oltremodo gravosa perché implica stravolgere le proprie vite, lasciando le famiglie, gli affetti gli impegni per tutta la settimana. È un grande e ulteriore sacrificio, dopo che la Rodriquez si era impegnata a ristrutturare il cantiere in un tempo massimo di due anni, mentre i tempi si sono dilatati proprio per le colpevoli lungaggini aziendali. L'azienda ora che siamo giunti al passo finale dell'approvazione del progetto, con la conferenza dei servizi deliberante, non può  sbarazzarsi dei lavoratori e passare all'incasso con una operazione urbanistica milionaria.


Ora che non si può più contare sulla cassa in deroga, l'azienda ha il dovere di farsi carico delle condizioni dei lavoratori che possono anche valutare di andare a lavorare a Sarzana, ma per un periodo limitato di tempo, nell'attesa che sia ristrutturato il cantiere e che si possa tornare a lavorare a Pietra. Lo strumento contrattuale corretto per fare questo è la Trasferta e non il trasferimento e l'azienda deve sostenere condizioni di alloggio e di trasferta dignitose per i lavoratori, per il tempo che sarà necessario, almeno fino all'impiego nei lavori edili previsti dal progetto a Pietra o a una CIGS attivabile con l'investimento di ristrutturazione del cantiere.


Alla Regione abbiamo chiesto di farsi garante del protocollo sottoscritto da Regione, Provincia, Comune Azienda e Oo.Ss. sulla gestione della ristrutturazione del Cantiere e della trasformazione della attività produttiva. L'incontro è finito male per la intransigenza aziendale di voler stravolgere un progetto sofferto ma condiviso di ristrutturazione, imponendo la chiusura di Pietra Ligure.


È sicuramente positiva la convocazione fatta Burlando per il 7 ottobre, di un incontro con la presenza della proprietà aziendale. Auspichiamo che si trovino le condizioni per tornare alle premesse condivise in modo che la conferenza approvi il prima possibile e con il consenso di tutti il progetto di riqualificazione dell'area.


Pietra Ligure, 25/9/2013


                                                     Alberto Lazzari, Segretario generale Fiom CGIL Savona"

c.s.

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