In merito alla cessazione di tutte le attività dell’azienda, ovvero dei suoi stabilimenti produttivi, comunicata ieri, Riva Acciaio precisa che non si è trattato di una «scelta» aziendale, bensì di un atto dovuto, cioè della tempestiva esecuzione del provvedimento del GIP che, ordinando il sequestro, ha sottratto alla proprietà la libera disponibilità degli impianti e dei saldi attivi di conto corrente.
In ottemperanza a tale provvedimento, l’azienda ha pertanto dovuto procedere con immediatezza alla messa in sicurezza degli impianti.
L’Azienda, consapevole dell’impatto sociale provocato dalla disposizione impostale, ribadisce il proprio massimo impegno a collaborare con tutte le Istituzioni per ricercare le migliori soluzioni a salvaguardia dei propri lavoratori e del patrimonio aziendale.