Antiche filastrocche riaffiorano tra i ricordi di “Savona scomparsa”; ridondanti melodie impresse nella memoria infantile di tutti quei bambini che non potevano dormire se ad accompagnare il loro sonno non c’erano le voci tranquille di nonni e genitori tornano ora a riportare il calore di un’età passata e la dolce nostalgia dei ricordi d’infanzia, riconducendoci per un attimo a rivivere quei giorni passati. Patrimonio forse comune di intere generazioni, rigorosamente in dialetto ligure, esse raccontavano brevi storielle o scioglilingua capaci di divertire ed incantare, rilassare e a volte persino impressionare. Eccone alcune condivise dai membri del gruppo “Savona scomparsa”: chi le riconosce e le ricorda?
“Me lalla l'aveiva in n'a crava che cun e corna a recamava
con i denti grattava u furmaggiu
con u becco spellava l'aggiu
cun a cuà a giava a pulenta
e con e sampe a levava a rumenta”.
“Diu marmellu diu spusellu lungu de spo sciacca pigoggi e cacceli in mo”.