Attualità - 06 agosto 2013, 08:29

Ciangherotti: "Anche Don Valentino Porcile ben accetto ad Albenga se avesse mai bisogno..."

L' assessore ingauno replica al prete genovese che ieri aveva invitato Berlusconi a rifiutare la proposta di scontare la pena nei servizi sociali di Albenga a vantaggio di un servizio "davvero tra gli ultimi"

Silvio Berlusconi

Ciangherotti non ci sta a lasciare Silvio Berlusconi a Genova e così interviene con una lettera indirizzata a Don Valentino Porcile, che ieri ha invitato l’ex premier Berlusconi a rifiutare la proposta di scontare la pena nei servizi sociali di Albenga a vantaggio di un servizio nella comunità del levante genovese e davvero tra gli ultimi. 

Come noto, Berlusconi non andrà in carcere: dei 4 anni previsti dalla condanna, 3 vengono scontati per via dell'indulto, e il quarto, trattandosi di un over 70, viene tramutato in un anno di arresti domiciliari o in alternativa di lavori socialmente utili. E proprio su quest'ultima ipotesi Ciangherotti aveva basato la sua lettera, indirizzata direttamente al Cavaliere: "I servizi sociali di Albenga sarebbero fieri, orgogliosi e onorati di poterla accogliere a scontare la pena".

E se l'idea non era piaciuta ad alcuni suoi concittadini, che avevano commentato "Lo ospiti a casa tua a spese tue, vero?" e "Albenga non è d'accordo, non metterci in bocca parole non nostre", ora anche don Valentino Porcile propone quindi di scontare la pena a Genova. Ma a Ciangherotti l'idea non piace e così non risparmio un duro attacco al prete:"  Don Valentino Porcile, dimostra con le sue parole contro il leone ferito. Di non aver ancora imparato, come prete, il significato della "misericordia". "Ci rifletta, don Porcile: se per la giustizia malata e imprevedibile, avesse mai bisogno di dedicarsi ai servizi sociali, anche lui mi cerchi. E venga ad Albenga: ci potrebbe insegnare a risollevare le sorti del mondo" conclude l'assessore ai servizi sociali ingauno.

Vedremo se Don Valentino replicherà. Di seguito, intanto, il testo integrale della lettera: 

"Svolgere qualche ora di servizi socialmente utili come misura alternativa al carcere è quanto previsto dalla legge ed eventualmente stabilito dal Tribunale di Sorveglianza. Ciò detto, ad aver letto il trattato di dottrina sociale che Don Valentino vorrebbe insegnare a Silvio Berlusconi, conoscendo la fama di questo sacerdote che - come e meglio del buon Samaritano - si toglierà ogni giorno il mantello per condividerlo con i più poveri, credo sia superfluo aggiungere altro alla sua sapienza. Troppo elevato e troppo geniale, il prete, anche per uno come Silvio Berlusconi, che sul sociale certo ha fatto certo più dei governi di centro sinistra degli ultimi decenni. E don Valentino Porcile lo sa bene, lui che arbitrariamente addossa a Berlusconi quanto né Massimo D'Alema, né Romano Prodi, né Giuliano Amato, né Pierluigi Bersani e compagni sono mai riusciti a realizzare pur a capo dei governi. Senza dimenticare Enrico Letta, ovviamente, che fatica a togliere l'IMU sulla prima casa, voluta e introdotta da Mario Monti". Così commenta Eraldo Ciangherotti, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Albenga, le parole del parroco genovese, Don Valentino Porcile, che ha invitato l’ex premier Berlusconi a rifiutare la proposta di scontare la pena nei servizi sociali di Albenga a vantaggio di un servizio nella comunità del levante genovese e davvero tra gli ultimi.

Aggiunge Ciangherotti: "Colpisce, oggi, il tono confidenziale del sacerdote genovese, che si rivolge in maniera così irriverente, quasi sprezzante, a una persona più anziana di lui. Una cosa sola, Don Valentino Porcile, dimostra con le sue parole contro il leone ferito. Di non aver ancora imparato, come prete, il significato della "misericordia", roba che le prostitute di strada, come i tossicodipendenti nei vicoli, o gli zingari questuanti agli angoli delle strade, da anni probabilmente gli stanno insegnando invano. Ci rifletta, don Porcile: se per la giustizia malata e imprevedibile, avesse mai bisogno di dedicarsi ai servizi sociali, anche lui mi cerchi. E venga ad Albenga: ci potrebbe insegnare a risollevare le sorti del mondo". Conclude l'Assessore Ciangherotti"

C.G.