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Politica | 30 luglio 2013, 16:58

Perquisizioni a casa Scajola "Ho raggiunto il record di Berlusconi ma tutto viene sempre archiviato!"

Ipotesi di riciclaggio per la compravendita di un appartamento: acquirente sarebbe il vice presidente della Provincia di Savona Silvano Montaldo. All'interno videointerviste a Claudio Scajola

Claudio Scajola

Claudio Scajola

E' iniziata alle 10 ed è terminata intorno alle 13.30 la perquisizione 'doppia' all'interno della casa di Claudio Scajola, nell'immediato entroterra di Imperia, dove sono arrivati gli agenti della Polizia Postale ed i Carabinieri.

La prima è inerente ad un reperto archeologico (una giara) trovata dallo stesso Scajola nella sua abitazione imperiese nel 2000, sui quali stanno svolgendo i dovuti controlli gli uomini del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Savona. Si tratta di un'anfora che era stata trovata all'interno proprietà e per la quale Scajola, ma più precisamente sua moglie Maria Teresa Verda, aveva prodotto un documento che all'epoca, era il 2000, trasmesso alla Sovrintendenza dei Beni Archeologici.

La seconda 'tranche' di accertamenti, è stata avviata dalla Polizia Postale con il coinvolgimento della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale, avanzando una presunta ipotesi di riciclaggio. La vicenda ruoterebbe intorno alla compravendita di una porzione di un immobile in via Bonfante, che vedrebbe coinvolto nel ruolo di compratore il vice presidente della provincia di Savona Silvano Montaldo.

Claudio Scajola ha poi accompagnato gli agenti della Postale nel suo ufficio di viale Matteotti, dove si è svolta una nuova perquisizione e dove ha poi parlato con i giornalisti spiegando l'accaduto: "Questa mattina ho subito una perquisizione doppia, gentilmente fatta in una volta sola, dalle Procure di Savona ed Imperia. La seconda è riferita alla perquisizione precedente sull'ipotesi di riciclaggio, in quanto una vendita di un bene di proprietà di mia moglie, non andato a buon fine, necessita di un'indagine. Si tratta di un'indagine pesante, perchè si muove attraverso la perquisizione del mio ufficio, della mia abitazione e della cantina di mia mamma, a firma del sostituto procuratore Bogliolo ed eseguita dalla Polizia Postale dell'Ispettore Bracco. Contestualmente i Carabinieri, su ordine della Procura di Savona e per ordine del sostituto procuratore Ferro, ha provveduto alla perquisizione perchè volevano verificare se in casa avevo della refurtiva- La perquisizione ha portato al sequestro di un'anfora che ho nel mio giardino da 15 anni. Ma, per fortuna, ho la documentazione che la sovrintendenza ai beni archeologici della Liguria, mi firmò a suo tempo, con il numero di protocollo".

Come si sente ora, dopo questa nuova perquisizione: "Io sono stato oggetto, negli ultimi tre anni, di 6 avvisi di garanzia, 5 perquisizioni e credo di essere vicino al record collezionato da Berlusconi, a cui è però arrivato in 18 anni. Fino ad oggi ognuno di questi avvisi di garanzia, ha avuto un seguito di archiviazioni. Per il porto di Imperia sono stato accusato di associazione a delinquere e, vi posso garantire, è un'accusa che ti entra dentro. Con il rispetto che ho per le istituzioni, anche quando sei accecato dalla rabbia, ho scelto la linea di stare zitto. Dopo 3 anni è arrivata la richiesta di archiviazione sulla vicenda, dichiarando la mia estraneità. Voi sapete bene cosa mi è costato sul piano personale e politico, anche alla città. La vicenda storica, la prima della casa di Roma, un mese e mezzo fa i testi di accusa chiamati dal Pm in tribunale hanno dichiarato la mia estraneità. Il processo andrà a concludersi entro l'anno e sono certo che si concluderà confermando che ho sempre detto la verità. Adesso c'è questa sfilza di vicende collegate ad una prima inchiesta su presunti abusi edilizi, dove sono rimaste due cose: la tenda della vite e la 'casetta dei carabinieri'. Ora su questo sto preparando la memoria di risposta. Dalla prima visita che ha riscontrato questo, è stato trovato un verbale dei Carabinieri che parlava di abituali consumatori di cocaina, tra cui Eugenio Minasso. E' stato sequestrato e fatto diventare pubblico, non da me. Rovistando è stato trovato 'un fascicolo riservato su Berlusconi', che non era altro che la sentenza di proscioglimento dello stesso. Mi viene il sospetto che, in quella perquisizione abbiano visto anche questa giara, di cui per fortuna abbiamo la documentazione regolare".

 

Carlo Alessi

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