Attualità - 22 giugno 2013, 14:33

"Percentuali troppo basse di raccolta differenziata in provincia di Savona",la denuncia dei Verdi

Verdi:"La raccolta metodo economico e sostenibile e apre possibilità di lavoro"

Immagine di repertorio

Nella sede provinciale di Via Famagosta si è riunita l'Assemblea dei “Verdi” Savonesi. Tra i punti all'ordine del giorno, anche il delicato e annoso problema riguardante la raccolta e  lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani che vede Savona e moltissimi comuni della Provincia ancora lontani dagli obiettivi previsti dalla legge. Obiettivi che consentirebbero il recupero e il riciclo di quantità enormi di materiali, con ricadute positive sul piano economico(anche risparmio sulle tasse), del bilancio energetico e, in generale, della salute dei cittadini. L'attuale politica del massiccio conferimento in discariche (Bossarino ecc.) – motivato dai risparmi dovuti ai bassi costi delle stesse – lasceranno un'eredità secolare di aree fortemente inquinate, con rischi ambientali presenti e futuri incalcolabili.

A Savona – come in quasi tutti i Comuni della Provincia – si dovrà seguire l'esempio di quelle poche Amministrazioni virtuose(Pietra Ligure, Noli,Villanova, Garlenda, oltre il 60%)che hanno reso operativi sistemi di raccolta e riciclo più razionali, a partire dal “porta a porta”. Sistema che, pur difficile nelle fasi iniziali, consente in definitiva ottimi risultati quando ben organizzato.

Pesante e grave è la responsabilità politica dei partiti e degli amministratori che, negli anni passati, hanno condizionato in modo negativo una corretta gestione dei rifiuti urbani, puntando sulla realizzazione di un improponibile inceneritore per la Provincia, rallentando di fatto tutto il sistema che si è poi  rivelato virtuoso (raccolta differenziata e riciclo).

Le difficoltà e i pericoli dei sistemi di incenerimento sono ormai noti a tutti e ben presenti anche in quelle aree (in Italia e all'estero) dove si dice che questi impianti funzionino bene.

Infatti le diossine sono riducibili ma non eliminabili, come non sono completamente eliminabili tutte quelle sostanze cancerogene che si diffondono poi nell'ambiente. I materiali velenosi raccolti nei famosi filtri devono comunque essere indirizzati in discariche inquinanti che rimarranno poi tali per secoli come bombe innescate.

La raccolta differenziata è facilmente controllabile dai cittadini e permette di recuperare materiali utili dal 65 all'85%, specialmente con il sistema “porta a porta”. Savona raggiunge circa il 22%, Genova il 31% (dati 2012).

Sono invece già quasi 1500 i Comuni italiani, grandi e piccoli, che hanno raggiunto questi obiettivi: Novara (100 mila abitanti 70%), Treviso (220 mila abitanti 75%). All'estero, negli Stati Uniti  S. Francisco (800 mila abitanti 70% e punta al 100% nel 2020).

La raccolta differenziata è il metodo più economico e sostenibile, dal punto di vista ambientale, nella gestione dei rifiuti. L'indotto crea occupazione (importantissima in questo periodo), valorizza quello che la società dei consumi scarta purtroppo in grande quantità. Il rifiuto viene invece recuperato e rigenerato, consentendo risparmi di energia e minore necessità di materie prime che, come si sa, sono disponibili in natura in quantità limitate.

 

c.s.