Attualità - 04 giugno 2013, 16:33

Sindacati savonesi all'opera per la manifestazione sul lavoro a Roma il 22 giugno

Il 7 giugno alla SMS di Vado Ligure un incontro per illustrare le ragioni della mobilitazione

l prossimo 22 giugno CGIL CISL UIL torneranno a manifestare unitariamente in piazza San Giovanni a Roma. La giornata di mobilitazione dal titolo perentorio, “Lavoro è democrazia, non c’è più tempo per aspettare”, è stata indetta per chiedere al Governo di rimettere il lavoro al centro delle scelte politiche ed economiche.

Nel documento unitario di preparazione alla manifestazione, CGIL, CISL e UIL denunciano come gli effetti della crisi abbiano creato emergenze drammatiche alle quali va posto immediatamente rimedio. Nelle loro rivendicazioni, i sindacati partono dal tema del rifinanziamento degli ammortizzatori sociali e degli esodati fino ad arrivare al drammatico problema occupazionale, che riguarda tanto i giovani quanto i lavoratori più anziani che hanno perso il lavoro, alle questioni del reddito con la richiesta di diminuire le tasse sul lavoro e di ripristinare l’indicizzazione per le pensioni.

CGIL, CISL e UIL stanno allestendo dei pullman per permettere a lavoratori e pensionati di partecipare alla manifestazione, mentre il prossimo 7 giugno, alla SMS di Vado Ligure, verrà organizzato un attivo di quadri e delegati per illustrare le ragioni della mobilitazione. Chi volesse prenotarsi per partecipare alla manifestazione, può chiamare i centralini di CGIL, CISL e UIL.

Stiamo vivendo un frangente drammatico per il paese - è l'allarme lanciato da Francesco Rossello, segretario CGIL - per questo è importante la ritrovata unità del Sindacato, sancita anche dalla recente sigla dell’accordo che fissa le regole per l’elezione delle RSU e la validazione degli accordi. Ora bisogna che il Governo investa in crescita e lavoro e ponga un freno a disoccupazione e povertà, anche se in questi giorni abbiamo assistito a conseguenze ben più tragiche: le morti per mancanza di lavoro e reddito e quelle sul lavoro causate dal sempre minore investimento in sicurezza. E’ il tragico segno che non c’è più tempo da perdere, perché in gioco non c’è più la qualità della vita delle persone, ma la vita stessa”.

Per Claudio Bosio, segretario Ust CISL, è prioritario che il tema del lavoro torni al centro delle scelte politiche ed economiche: "Il protrarsi dello stato di crisi sta aggravando la situazione economica della provincia di Savona più o meno per tutti i settori produttivi. I disoccupati ufficiali in provincia di Savona sono circa 25.000, a questi occorre aggiungere anche gli “scoraggiati” che in questi ultimi 2 anni di profonda crisi hanno deciso o di non cercare più un lavoro o di andare ad alimentare l’abusivismo ed il lavoro nero. Nel territorio savonese la domanda interna è stagnante. I dati dell’edilizia sono addirittura tragici. Si rileva un crollo in termini di volume sui permessi di costruire. Per quanto concerne la grande industria nel savonese tantissime sono le aziende (piccole, medie e grandi) per le quali sono stati attivati nel corso dell’anno passato accordi di cassa integrazione o di mobilità. La stima è di circa 3.000 lavoratori coinvolti tra attività dirette e indotto".

Sulla stessa lunghezza d'onda Giuseppe Giangrande, segretario UIL: “La crisi che stiamo vivendo non accenna a diminuire,le politiche di rigore imposte al nostro Paese , anzicchè risollevare l’economia,peggiorano la situazione sprigionando i suoi effetti negativi sull’intera popolazione. Riteniamo che la ragione principale della crisi è la perdita di centralità e di valore del lavoro. Abbiamo sempre creduto che non ci possa essere sviluppo senza Lavoro, e oggi,constatati gli effetti disastrosi della finanza senza regole,tutti ne convengono. Dare valore al Lavoro significa riconoscerlo come diritto fondamentale dell’uomo ma significa anche considerare il lavoro come il mezzo attraverso cui contribuire al bene comune. Il nostro Paese,la nostra Regione, la nostra Città ha estremo bisogno di azioni che siano il frutto di un maggior coordinamento tra le forze sindacali incrementando di fatto la fiducia Nelle azioni comuni per la ripresa. E’ questo il senso dell’incontro unitario di UIL CGIL e CISL del prossimo 7 giugno, indicare e poter condividere con le Istituzioni nazionali e locali le azioni e i provvedimenti urgenti Per aprire una nuova fase che dia dignità ai tanti disoccupati giovani e meno giovani attraverso un lavoro dignitosamente remunerato”. 

c.s.