/ Attualità

Attualità | 17 maggio 2013, 15:03

Confesercenti Savona:"Nel 2013 abbiamo già perso 150 imprese commerciali"

Giancarlo Cerisola: "Per far ripartire economia il turismo deve essere glocal: una rete unificata che valorizzi eccellenze singolo territorio"

Da sx Giancarlo Cerisola e Franco Zino

Da sx Giancarlo Cerisola e Franco Zino

Nel 2012 il saldo tra aziende che aprono e chiudono è per la prima volta negativo. Ci sono state molte più attività che hanno chiuso i battenti e per il primo trimestre del 2013 il trend sembra confermato: abbiamo già perso 150 unità lavorative”. E’ questo il grido d’allarme lanciato da Giancarlo Cerisola, presidente di Confesercenti Savona.

In Liguria l’80% del prodotto interno lordo è generato dalla piccola e media impresa, non c’è un forte tessuto industriale: l’ unico comparto molto forte era il metalmeccanico, ma negli ultimi dieci anni molte aziende sono fallite o hanno chiuso. Nella provincia di Savona le imprese con più di cinquanta dipendenti sono meno di cento e questi dati ci permettono di capire come il commercio occupi una parte essenziale nella nostra economia.  L’ analisi di Cerisola si sposta poi al settore turistico, colpito da una grave contrazione di propensione alla spesa, come denunciato già dagli operatori del comparto: “La situazione è grave. Avevamo grandi aspettative per il ponte del 25 aprile, ma non sono scesi in Riviera i flussi turistici che ci aspettavamo. Rimane la speranza per il periodo estivo, ma non sappiamo come la crisi influenzerà gli spostamenti: il 70% dei villeggianti in Liguria provengono dal  nord-ovest e tutti sappiamo quanto la recessione abbiamo colpito città come Milano e Torino. Dal punto di vista turistico è necessario creare un coordinamento a livello regionale, un sistema, altrimenti non possiamo essere concorrenziale con gli altri paesi affacciati sul Mediterraneo, che ci stanno sottraendo turisti”.

Cerisola auspica dunque la creazione di una rete turistica, glocal, cioè globale e locale allo stesso tempo, che preveda piani sul lungo periodo unificati, ma che al tempo stesso valorizzi le risorse e le peculiarità di ciascuna zona, dall’ agroalimentare all’ artigianato: “E’ necessario investire in primis sulle infrastrutture: non si può pensare che un turista impieghi in treno sei-sette ore da Milano ad Imperia, oppure che se venga in macchina non trovi parcheggio e decida di rimanere sempre fermo in un paese” conclude il presidente di Confesercenti.

Cinzia Gatti

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium